Giorno dei defunti: con la crisi
anche il crisantemo si fa «slim»

Con la crisi il crisantemo si fa «slim». Sarà perché ci sono meno soldi in giro, sarà perché nei cimiteri le tombe sono sempre più vicine, ma quest'anno il diametro medio dei vasi in occasione del giorno dei defunti si è ridotto.

Crisi economica e spazi stretti e il crisantemo si fa «slim». Sarà perché ci sono meno soldi in giro, sarà perché nei cimiteri le tombe sono sempre più vicine le une alle altre, ma quest'anno il diametro medio dei vasi in occasione del giorno dei defunti è sceso da 20 a 18 centimetri e si è ridotta anche l'altezza, arrivando in certi casi a fiori «a tappeto» coltivati in sottovasi con qualche centimetro di profondità – spiega la Coldiretti Lombardia sulla base di un monitoraggio fra i vivaisti – mentre la spesa media oscillerà fra i 10 e i 15 euro a famiglia, a seconda del tipo, della qualità e del luogo di acquisto: vivaio, negozio o iper.

«In Italia - continua la Coldiretti – questo fiore è coltivato in diverse aree del Paese, dalla Liguria alla Campania, dal Lazio alla Toscana, dalla Puglia alla Sicilia, fino alla Lombardia, dove la culla del crisantemo è la provincia di Bergamo con una produzione nei vivai stimata in circa mezzo milione di piantine. Mentre sulla piazza di Milano in questi giorni, secondo alcune rilevazioni presso il Mercato floricolo di via Lombroso, saranno commercializzati almeno centomila steli».

«Meglio comprare dai vivai – spiega la Coldiretti - perché i crisantemi vengono presi direttamente dalla serra, non hanno subito lo stress del trasporto e quindi stanno meglio. I colori più gettonati sono il bianco e il giallo, con una richiesta in crescita per la tipologia a margherita. “Stanno andando molto le varietà nane – conferma Carlo Donini, Presidente della Consulta floricoltori di Bergamo – vasi con piante più compatte o tappeti di fiori che non hanno problemi di stabilità in caso di vento».

La regola principale per scegliere un buon crisantemo – spiega la Coldiretti Lombardia – è quella di verificare che le foglie siano di un bel verde scuro e che non presentino macchioline marroni tipo “ruggine” Il “fiore d'oro”, dal greco chrysòs (oro) e ànthemon (fiore), era già coltivato in Cina cinque secoli prima di Cristo, mentre in Europa si diffuse alla fine del 1700 in Francia, in Italia e in Inghilterra. E se nel nostro Paese il crisantemo ricorda soprattutto il giorno dei defunti, in Giappone - conclude la Coldiretti - è fiore nazionale, emblema araldico della famiglia imperiale e principale ornamento floreale utilizzato per la celebrazione delle nozze, mentre in molti Paesi è il simbolo di vita, forza d'animo e pace.

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