Trasloco nel nuovo ospedale
Si complica l'ipotesi di dicembre

Tempi strettissimi, scadenze molto ravvicinate, e documenti e lavori ancora mancanti: la data che la Regione Lombardia aveva fissato per il nuovo ospedale di Bergamo - «entro la fine dell'anno sarà inaugurato» - sembra sempre più lontana.

Tempi strettissimi, scadenze molto ravvicinate, e documenti e lavori ancora mancanti: la data che la Regione Lombardia, per voce del presidente Roberto Formigoni, aveva fissato per il nuovo ospedale di Bergamo - «entro la fine dell'anno l'ospedale sarà inaugurato e pienamente operativo, ci metto la faccia» - sembra sempre più lontana.

L'Azienda ospedaliera Riuniti sta lavorando a testa bassa per poter trasferire personale e degenti, nel rispetto dell'assoluta sicurezza, da Largo Barozzi al Papa Giovanni XXIII prima del 31 dicembre (il trasloco sarà modulato comunque su tre settimane, la prima per gli amministrativi, la seconda per i malati e la terza per gli ambulatori), ma all'appello mancano ancora i collaudi (sono più d'uno, oltre quello dell'appalto principale e integrativo) e l'accreditamento. E i tempi stringono.

Non solo: la commissione di collaudo, per l'appalto principale, non si riunirà prima della prima settimana di dicembre per elaborare una versione definitiva della cosiddetta relazione finale (che non è il certificato definitivo); questo mentre a oggi mancherebbero, secondo indiscrezioni, ancora i collaudi funzionali e gli Ospedali Riuniti devono ancora inoltrare, anche per l'accreditamento, una serie di documenti e certificati necessari per legge.

Tra questi, peraltro, c'è il certificato di corretta posa che l'azienda che ha lavorato in subappalto della Dec spa di Bari al nuovo ospedale non ha consegnato perché sostiene di non essere stata pagata.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 16 novembre

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