Tares, più soldi verso Roma
La prima rata scatta a maggio

Un pasticcio bello e buono, con (al momento) davvero poche certezze. Se non che la Tares, la nuova tassa sui rifiuti che dovrebbe scattare a maggio, sarà un altro salasso dopo quello dell'Imu. A Palazzo Frizzoni hanno già fatto le prime stime.

Un pasticcio bello e buono, con (al momento) davvero poche certezze. Se non che la Tares, la nuova tassa sui rifiuti che dovrebbe scattare a maggio, sarà un altro salasso dopo quello dell'Imu. A Palazzo Frizzoni hanno già fatto le prime stime.

«La Tariffa di igiene ambientale – spiegano dagli uffici – porta nelle casse comunali circa 18 milioni di euro, Iva compresa. Con la Tares dovremmo introitare oltre due milioni in più che andranno direttamente nelle casse dello Stato».

Stime, prime previsioni, in attesa di qualche punto fermo in più che ci si aspetta da Roma. «Per ora stiamo alla finestra, che è la cosa migliore viste le continue evoluzioni, in attesa di capire come il governo scioglierà i tanti nodi venuti al pettine» spiega l'assessore al Bilancio Enrico Facoetti.

Un decreto del governo è previsto entro lunedì, la discussione delle mozioni (tra cui una del Partito democratico in cui si chiede il rinvio della tassa a gennaio 2014) al Senato e alla Camera entro martedì.

«Il caos normativo è totale, è meglio aspettare di avere chiarimenti» aggiunge il titolare del Bilancio che non rinuncia alla stoccata politica. «Mi sembra chiaro che il governo ha calato la maschera. Lo Stato non taglierà più il miliardo dei trasferimenti ai Comuni, ma di fatto fa pagare ai contribuenti un balzello in più».

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 6 aprile

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