Palazzolo: non ce l'ha fatta
la 13enne ribaltata in kayak

Non ce l'ha fatta Francesca Belotti, la ragazzina di 13 anni di Palazzolo che venerdì pomeriggio si è ribaltata con il kayak nel fiume Oglio. Ricoverata nel reparto di Rianimazione pediatrica dell'ospedale Civile di Brescia, si è spenta sabato 27 aprile.

Non ce l'ha fatta Francesca Belotti, la ragazzina di 13 anni di Palazzolo che venerdì pomeriggio si è ribaltata con il kayak nel fiume Oglio. Ricoverata nel reparto di Rianimazione pediatrica dell'ospedale Civile di Brescia, si è spenta sabato 27 aprile. Studentessa delle medie, lascia i genitori e una sorella più piccola.

L'incidente si è verificato alle 18,20 nel tratto di Oglio vicino a un ponte a un centinaio di metri dalla sede del Kayak Canoa Club di Palazzolo. Francesca Belotti, che da circa un anno si era appassionata al kayak, è scesa in acqua insieme ad altri cinque-sei ragazzi e agli allenatori.

Mentre cercava di superare il ponte, probabilmente per la forza della corrente, il suo kayak ha prima sbandato, poi si è messo di traverso incagliandosi contro il pilone più basso tra il primo e il secondo arco. La ragazza è rimasta incastrata nella canoa, con la testa sott'acqua, senza più riuscire a muoversi.

Subito si sono gettati nel fiume Renato Teroni, presidente del Kccp e campione italiano di canoa, il fratello Alessandro, il padre ultraottantenne Gianfranco, un giovane campione del club e un vigile del fuoco volontario, richiamato dalle urla delle compagne di allenamento della ragazza. Hanno cercato di tenere la testa di Francesca fuori dall'acqua fino a quando, dopo 15 minuti, la canoa è stata trascinata a riva con l'aiuto delle corde.

Le manovre di rianimazione da parte dei soccorritori del 118 sono state lunghe e disperate, sotto gli occhi atterriti dei genitori di Francesca. È stata trasportata all'ospedale Civile e ricoverata in prognosi riservata, ma ieri il suo cuore ha smesso di battere.

«È una tragedia che colpisce pesantemente il club - spiega Livio Marossi, originario di Azzano e direttore del laboratorio di analisi dell'ospedale Faccanoni di Sarnico, esperto canoista che al Kccp ha passato anni ad allenarsi per le sue imprese in mare -. Ciò che è successo a Francesca è l'incidente peggiore che possa capitare per chi pratica questo sport.

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