Porcellum corretto entro l'estate
«Sarà una riforma minimalista»

Accordo sì, ma non troppo. Riforma dell'attuale legge elettorale, messa in sicurezza del Porcellum entro il 31 luglio. Niente Mattarellum, niente preferenze, niente ridefinizione dei collegi. Solo quando ci sarà una riforma costituzionale, si farà la nuova legge elettorale.

Accordo sì, ma non troppo. Riforma dell'attuale legge elettorale, ovvero messa in sicurezza del Porcellum entro il 31 luglio. Niente Mattarellum, niente preferenze, niente ridefinizione dei collegi e solo quando ci sarà - se mai ci sarà - una riforma costituzionale, allora si farà una nuova legge elettorale.

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Nel vertice di maggioranza che si è svolto questa mattina a Palazzo Chigi si sarebbe trovato soprattutto l'accordo - lo si apprende da fonti di maggioranza - per modificare il Porcellum e stabilire che la soglia per ottenere il premio di maggioranza è fissata al 40% sia alla Camera che al Senato.

Si tratta di una correzione delle "storture più macroscopiche del Porcellum entro l'estate", ha detto il capogruppo alla Camera del Misto, Pino Pisicchio.

"C'è un accordo dentro la maggioranza per fare una riforma minimalista che ricostituzionalizzi il porcellum e possa essere utilizzata se, Dio non voglia, si va alle elezioni in tempi brevi, mentre la riforma elettorale più organica avverrà dentro le riforme istituzionali". Così il capogruppo Pdl alla Camera, Renato Brunetta.

"Non va sottovalutato quanto detto dalla Corte Costituzionale" sul Porcellum. Lo ha detto il capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, al termine del vertice di maggioranza sulle riforme. Per Schifani "è doveroso mettere in sicurezza questa legge elettorale e dopo la riforma della forma di Stato farne una nuova".

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