Morì nel cantiere del nuovo ospedale
Dall'Inail nessun indennizzo

Una tragedia nella tragedia la decisione dell'Inail di non risarcire la vedova di Mario Soggiu, l'idraulico di 56 anni che morì lo scorso 15 luglio cadendo dal quinto piano di una delle sette torri del cantiere del Nuovo Ospedale di Bergamo.

La prima udienza del processo non è stata ancora fissata, ma a lasciare increduli i rappresentanti dei lavoratori della Fiom Cgil, è stata la risposta inviata dall'Inail alla vedova di Saggiu. L'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni ha infatti informato la donna «che non le spetta alcuna indennità in quanto l'infortunio non risulta avvenuto per rischio lavorativo, bensì per il verificarsi di rischio generico incombente su tutti i cittadini e comune ad altre situazioni del vivere quotidiano».

Forte la contestazione della Cgil: «La scala era avvolta dal buio - ha dichiarato il segretario provinciale della Fiom Cgil Mirco Rota -. Quando ho fatto il sopralluogo sul luogo della disgrazia ho dovuto farmi luce con il cellulare. mancavano le transenne di sicurezza, l'illuminaizone e i cartelli di pericolo previsti dalla legge. le responsabilità ci sono, eccome, e non si può imputare questa tragedia a una semplice distrazione».

Incredula la vedova dell'operaio, Mariangela Stoccora, che non si dà pace: «Ho perso il marito - afferma -, ho due figlie piccole. Sono senza lavoro e voglio solo giustizia».

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