Orio, da martedì 13 stop fino al 2
I lavoratori? Cassa, corsi o in ferie

Da martedì 13 maggio (ultimo volo nella tarda serata del 12) lo scalo di Orio al Serio fermerà tutti i voli e chiuderà per tre settimane, fino al 2 giugno (riaprirà alle 6 del mattino), per permettere di terminare i lavori di rifacimento della pista. Che succederà alle centinaia di lavoratori dell’aeroporto?

Da martedì 13 maggio (ultimo volo nella tarda serata del 12) lo scalo di Orio al Serio fermerà tutti i voli e chiuderà per tre settimane, fino al 2 giugno (riaprirà alle 6 del mattino), per permettere di terminare i lavori di rifacimento della pista. Che succederà alle centinaia di lavoratori dell’aeroporto?

Per molti, si tratterà di un periodo di vacanze obbligate, in particolare in caso di consistenti volumi di ferie arretrate. Per molti altri scatterà una cassa integrazione durante la quale saranno attivati corsi di formazione. Altri ancora si recheranno regolarmente al lavoro.

«Quest’ultima fase è stata caratterizzata da un intenso lavoro sindacale per gestire nel migliore dei modi la chiusura - ha detto Marco Sala della Filt-Cgil di Bergamo. «Abbiamo siglato 3 accordi di secondo livello che coinvolgono circa 200 persone al lavoro in Ups, nella cooperativa Sdm (che lavora in appalto per Ups) e nella cooperativa Linx (in appalto per Dhl): si tratta di intese in cui si prevedono incentivi economici per il trasferimento temporaneo di lavoratori verso Malpensa e Montichiari, su base volontaria. Abbiamo anche sottoscritto 3 accordi di cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione che interesseranno in totale circa 300 lavoratori di Sacbo, delle cooperative Ags e Alpina Service. In particolare, per i lavoratori di Sacbo, verranno attivati corsi di formazione e aggiornamento della durata minima di 3 giorni, ma che in alcuni casi copriranno completamente tutte e 3 le settimane di chiusura dello scalo. Anche attraverso una ventina di assemblee, il sindacato ha assolto una funzione importante di coordinamento e comunicazione tra i lavoratori di quando accadrà nell’aerostazione. Ora che tutto è pronto, speriamo che l’operazione di rifacimento della pista si concluda nei tempi previsti».

Sul versante dei lavoratori delle pulizie, sono 41 i dipendenti della Manutencoop Facility Management Spa al lavoro nello scalo: «Per loro non verrà attivata alcuna cassa integrazione ma dovranno utilizzare tutti i periodi di ferie arretrate - spiega Francesco Serra della Filcams-Cgil di Bergamo -. Su questo tema, con Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, abbiamo avuto un confronto con la cooperativa che si è resa disponibile a garantire (e nell’eventualità ad anticipare) la copertura delle ferie anche per il periodo estivo. A rotazione 5 lavoratori resteranno, comunque, in forza per garantire servizi di pulizia minimi».

Nel settore della vigilanza, per alcuni lavoratori saranno ugualmente obbligatorie le ferie, mentre per altri ancora non si hanno dettagli di cosa accadrà (a causa di un recente cambio d’appalto che ha avuto l’effetto di azzerare le ferie maturate). Infine, i lavoratori della mensa resteranno al loro posto: serviranno i pasti per i dipendenti degli uffici, ma soprattutto per gli operai del cantiere di ristrutturazione, cioè circa 900 persone, suddivisi su 3 turni.

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