Aliquote Tasi, dubbi per i cittadini
Molti Comuni non hanno deciso

Solo circa il 10% degli oltre 8 mila Comuni italiani ha deliberato le aliquote relative alla Tasi, la Tassa sui servizi indivisibili, che unisce Imu e tassa sui rifiuti, la cui prima scadenza di pagamento è fissata per il 16 giugno.

Solo circa il 10% degli oltre 8 mila Comuni italiani ha deliberato le aliquote relative alla Tasi, la Tassa sui servizi indivisibili, che unisce Imu e tassa sui rifiuti, la cui prima scadenza di pagamento è fissata per il 16 giugno.

Se lo slittamento a dicembre del pagamento della tassa non sembra più nell’aria - l’ipotesi era circolata nei giorni scorsi - il fatto che molti Comuni non abbiano ancora deciso quanto far pagare ai cittadini, nonostante la data del 23 maggio entro la quale si devono predisporre le delibere sulle aliquote sia vicinissima, scatena polemiche e dubbi, che si levano da più parti.

«Ho il timore che il 16 giugno si verificherà più di qualche problema, non per i sindaci, ma per i cittadini», afferma preoccupato il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, secondo il quale è reale il rischio che «ci troveremo il 16 giugno in una situazione piuttosto caotica». Duro il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, secondo il quale «molti non hanno deciso perché non volevano farlo prima delle elezioni amministrative, quando non si può andare con le aliquote a briglia sciolta per fare cassa».

Di «vero e proprio caos» parlano le associazioni dei consumatori, secondo le quali dai pochi Comuni che già hanno deliberato «proviene un segnale allarmante: tutti sono orientati all’applicazione di aliquote ben al di sopra del minimo previsto, attestandosi tra il 2,5 e il 3,3 per mille», affermano le associazioni.

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