Benigni: riqualifichiamo il Diurno
Prestigiosa vetrina per Bergamo

Il Diurno di Bergamo deve essere un punto fermo della prossima amministrazione - dichiara Stefano Benigni -. Si tratta di un’area di rilevanza storica e culturale che deve tornare a essere a disposizione dei bergamaschi».

L’ex rifugio antiaereo sottostante Piazza Dante nella storia di Bergamo per anni è stato un luogo di ritrovo e aggregazione, con spazi commerciali, giochi, bar, servizi ai cittadini. «Il Diurno di Bergamo deve essere un punto fermo della prossima amministrazione - dichiara Stefano Benigni, coordinatore regionale dei giovani di Forza Italia e candidato al Consiglio comunale di Bergamo -. Si tratta di un’area di rilevanza storica e culturale, vincolata dalla Soprintendenza regionale ai beni artistici e architettonici e deve tornare ad essere a disposizione dei bergamaschi».

La proposta di Benigni va nella direzione di recuperare un potenziale sia dal punto di vista commerciale che turistico e culturale, al momento non sfruttato, anzi, dimenticato. «Mi rendo conto che il Comune da solo non possa coprire i costi di una ristrutturazione e riqualificazione dell’intera area. Per questo ben vengano le iniziative dei privati che negli ultimi anni hanno già dimostrato grande interesse, presentando progetti e idee per far rinascere il Diurno in una nuova veste. Credo che la sua destinazione migliore, in relazione al suo valore storico e alla sua estensione, sia trasformarlo in un grande spazio per iniziative di tipo culturale, con esposizioni artistiche e museali, mostre, eventi pubblici e privati» continua Benigni.

Il grande problema resta la burocrazia: il Diurno, infatti, è di proprietà del Demanio, come molti altri edifici di pregio della nostra città che oggi, purtroppo, versano in una condizione di abbandono. «La nostra città sta aspettando da troppo tempo ormai una risposta da parte dello Stato, risposta che però non possiamo attendere invano ancora per anni. Le idee ci sono, gli investitori anche, siamo solo ad un passo dall’obiettivo di far rinascere Piazza Dante e tutto il Quadriportico. Un’opera simile in centro città sarebbe una prestigiosa vetrina per Bergamo e un importante incentivo per il turismo locale e il commercio cittadino» conclude Benigni.

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