Bruni sulla legge Merlin
«Solo propaganda leghista»

«Dopo 56 anni, è senz’altro necessario rivedere una legge che pur ha avuto grandi meriti. Ma il referendum abrogativo è lo strumento sbagliato». Lo afferma il consigliere regionale Roberto Bruni.

«Dopo 56 anni, è senz’altro necessario rivedere una legge che pur ha avuto grandi meriti. Ma il referendum abrogativo è lo strumento sbagliato». Lo afferma il consigliere regionale Roberto Bruni, motivando il voto contrario del Patto Civico alla proposta leghista, discussa e approvata oggi in Consiglio, per un referendum che abroghi parte della legge Merlin.

«Che la Lega abbia da fare campagna elettorale è ormai evidente, tanto da spendersi in piazza per un’abrogazione totale e dentro le istituzioni per una soltanto parziale. Non si capisce però come l’Aula abbia potuto seguirla su questa strada e soprattutto perché il M5S abbia dichiaratamente fatto da stampella a una maggioranza spaccata. Il referendum è uno strumento essenziale della democrazia, ma non è buono a prescindere dal contesto e, soprattutto, dall’uso o dall’abuso che se ne fa».

«Nel caso specifico - prosegue Bruni - tutti i soggetti auditi che in qualche modo si occupano della questione hanno giudicato negativamente l’iniziativa. L’esperienza dei Paesi nordeuropei sta lì a dimostrare che la deregolamentazione determina in realtà un incremento del fenomeno. E se ora non è lecito che ci si approfitti della prostituzione altrui, il nuovo sistema consentirebbe invece una gestione in forma di impresa tale da rendere molto labili, in assenza di norme, i confini dello sfruttamento».

«Un tema così delicato e complesso - conclude il consigliere del Patto Civico - non può che richiedere una seria discussione parlamentare. Ed è davvero una follia sacrificarlo sull’altare della solita propaganda leghista, oggi malamente travestita da garante dell’espressione popolare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA