Capitale, i M5S tendono la mano
Belotti: «Scelto il centrosinistra»

Persa l’occasione della Capitale della cultura, resta l’Expo e la questione Mura-Unesco. I Cinque Stelle tendono la mano con un «siamo disponibili». Dalla Lega Daniele Belotti scrive su FB: «premiate due città sull’orlo del dissesto».

Persa l’occasione della Capitale della cultura, resta l’Expo e la questione Mura-Unesco. I Cinque Stelle tendono la mano all’Amministrazione con un «siamo disponibili ad aiutare siamo disponibili ad aiutare le commissioni preposte ai progetti di Expo e Mura».

Dal fronte della Lega invece il segretario Daniele Belotti ha postato su Facebook un commento in cui sottolinea come siano state premiate «amministrazioni a guida centrosinistra e due città sull’orlo del dissesto come Siena e Lecce».

Ecco gli interventi

Daniele Belotti su FB: «Premiate le amministrazioni di centrosinistra»

Ancora sulla bocciatura di BG2019: i 13 giudici sono 7 stranieri, scelti dall’Ue e 6 italiani, nominati dal ministro della Cultura. dei sei commissari italiani due sono romani, due napoletani (tra cui una studiosa della cultura meridionalista) e uno è dirigente della Treccani proprio come il ministro.

Cosa ne dite, inoltre, del fatto che sono state premiate due città sull’orlo del dissesto come Siena e Lecce? Bergamo ha i conti in ordine e ben 100 milioni di avanzi sequestrati da Roma e dal patto di stabilità.

Cosa ne dite anche del fatto che le sei prescelte sono tutte amministrazioni a guida centrosinistra, proprio come il ministro alla Cultura Massimo Bray? Ah no, il sindaco di Lecce è del Pdl, però guarda caso è la città proprio del ministro Massimo Bray.

Il M5S: «Bocciatura annunciata»

Abbiamo appreso dai giornali della solenne esclusione di Bergamo dal novero delle candidate a Capitale Europea della Cultura 2019, che tuttavia non ci ha sorpreso. Attendiamo i dettagli della proposta fallimentare della attuale amministrazione Tentorio, e da subito siamo certi di fare un appunto preciso e propositivo.

Già nel luglio scorso, in un articolo a firma del referente del Gruppo Cultura del M5S, si esprimevano le nostre perplessità sul modo in cui si stava portando avanti la candidatura. Osservammo allora come altre città candidate già si presentassero all’appuntamento con contenuti molto convincenti e significativi, mentre a Bergamo il progetto muoveva solo i primi passi, sebbene fossimo già alla fine di luglio.

Dopo un avvicendamento alla testa della commissione si è perso troppo tempo e, di conseguenza, si è lavorato in fretta per completare il lavoro. L’atteggiamento “pilatesco” della Regione non ha certamente aiutato.

Per rilanciare l’immagine della città ci rimangono l’Expo 2015 e l’inclusione delle Mura nel patrimonio dell’Unesco. Ci auguriamo che, nel frattempo, il sindaco non si occupi soltanto dei conti (che saranno anche a posto, ma nel frattempo la vita cittadina è stata trascurata). Due nuove, grandi occasioni da non sprecare per dare una spinta benefica a Bergamo e Provincia.

Siamo da tempo in una fase di crisi, che non è solo economica, ma anche di ideali, di volontà innovativa: occorre coraggio per superare questi momenti. Aumentano le preoccupazioni, ci si chiude in se stessi aspettando che altri (ma quali altri? Forse lo Spirito Santo?) ci portino fuori dalle secche nelle quali ci siamo arenati.

Il sindaco e la Giunta con la scusa della mancanza di fondi hanno giustificato ogni assenteismo progettuale, ogni visione strategica, tanto che non risulta chiaro il percorso che la città dovrà seguire tanto per le tematiche fondamentali: (urbanistica, piano di sviluppo e riconversione della città, sistemazione di Città Alta), quanto per i singoli progetti (Porta Sud, la risalita di Città Alta, gli ex Riuniti, ecc.).

Il M5S intende favorire e promuovere un processo di cambiamento mettendo in primo piano il territorio e il benessere di chi lo abita. Da parte nostra, siamo disponibili ad aiutare le commissioni preposte ai progetti Expo e Mura, in nome di un nuovo clima di collaborazione tra istituzioni e cittadini.

Attendiamo di analizzare il dossier della candidatura a Capitale Europea della Cultura presentato (e bocciato) a Roma e di tracciare le linee guida che porteranno Bergamo a fare quel salto di qualità che le precedenti amministrazioni non sono state in grado di fare.

Fratelli d’Italia: «Sicuramente è stata una scelta di merito e non politica...»

Fratelli d’Italia tiene a ringraziare il Sindaco e le Istituzioni che si sono spese per la candidatura di Bergamo a capitale europea della cultura. Nonostante il risultato, il grande lavoro fatto rappresenta un patrimonio per la crescita di Bergamo.

Ci stupisce il fatto che Bergamo, culla del sistema postale europeo e collegata a tutti i paesi europei con il suo aeroporto, non abbia soddisfatto il criterio di “Dimensione europea”.

Sicuramente è stata una scelta di merito e non politica.Sicuramente è solo un caso se sono state bocciate tutte le candidate di quel nord che si dice essere motore economico d’Italia, a favore di quelle regioni note per non essere mai state in grado di sfruttare le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea.

Sicuramente è solo un caso se delle sei città promosse tutte e sei sono guidate da giunte di centrosinistra (l’unica città di centrodestra è Assisi, che l’ha scampata grazie alla candidatura in tandem con Perugia, a guida Pd).

Ma più che recriminare occorre valorizzare quanto di buono è stato fatto.Deve essere motivo di orgoglio l’aver soddisfatto i criteri relativi a “Città e cittadini” (partecipazione attiva, sostenibilità e sviluppo socio-culturale della città a lungo termine).

Le varie anime del comitato hanno saputo lavorare compatte e senza pregiudiziali, nell’interesse della città, e i cittadini, tutti, si sono sentiti coinvolti nella sfida. Questa è la più grande conquista di chi ha lavorato al progetto e questo spirito, che d’ora in poi dovrà animare chiunque amministri enti o istituzioni pubbliche, è la migliore eredità che questa candidatura ci potesse lasciare.

I Coordinatori provinciali

Daniele Zucchinali e Giuliano Verdi

La precisazione di Luigi Ceccarelli, direttore artistico del Teatro Donizetti

Poiché io non esprimo valutazioni di natura partitica, né ho un ruolo politico, preciso che l’affermazione sulle amministrazioni di centro sinistra («Sono entrate in finale città del centro-sud con amministrazioni di centrosinistra, è stata una scelta evidentemente geopolitica», che era riportata in altro articolo, ndr) non è a me ascrivibile. Condivido invece quella sulle scelte geo-politiche con molti osservatori.

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