Colognola, tantissimi per Stefano
Il saluto degli amici e clienti

Si sono svolti nella mattinata di giovedì 30 gennaio, nella chiesa parrocchiale di San Sisto in Colognola, i funerali del 47enne Stefano Maffeis, morto per un infarto nella sua casa a Grassobbio. Tantissime le persone che vi hanno partecipato, tantissimi gli amici.

Si sono svolti nella mattinata di giovedì 30 gennaio, nella chiesa parrocchiale di San Sisto in Colognola, i funerali del 47enne Stefano Maffeis, morto per un infarto nella sua casa a Grassobbio. Tantissime le persone che vi hanno partecipato, tantissimi gli amici, per una cerimonia sobria e molto commuovente. «Da questa tragedia il Signore ci insegna quanto sia importante trovare ristoro, metterci in una condizione di ascolto e alimentare la nostra Fede - ha detto nell’Omelia don Francesco Poli -. Anche nei momenti più bui c’è una luce che ci viene in contro e si prende cura di noi. Alimentate la fede perchè il nostro cuore possa aprirsi alla luce. Signore, sia tu luce nel nostro cammino».

Un malore improvviso ha portato via Stefano, barista conosciutissimo – gestiva un locale ad Azzano San Paolo – e papà di due figli: Lorenzo di 15 anni e Giorgia di 4. A dare l’allarme, verso le 14 di lunedì, è stata la compagna Moira, che si trovava in casa in quel momento. Una manciata di minuti sono bastati per mandare in frantumi la serenità di una famiglia.

Nell’abitazione di via Piave è subito arrivato il personale del 118 che, malgrado i tentativi di rianimazione, non ha potuto far nulla per salvare il 47enne.

Stefano Maffeis era originario di Colognola, quartiere di Bergamo con il quale il 47enne aveva continuato a tenere saldo il proprio legame. Un forte legame univa Stefano Maffeis alla società calcistica del quartiere, l’Asd Fiorente 1946 Colognola, nelle cui squadre aveva giocato a calcio fin dall’adolescenza, e con la quale ancora collaborava come vice allenatore degli Allievi B, una delle 13 formazioni iscritte ai vari campionati dalla società.

Stefano lavorava nel suo bar di Azzano, e in più aiutava proprio il padre Renzo nella gestione della pizzeria «La vecchia Colognola». Anche su Facebook tanti clienti dei due locali e amici hanno lasciato numerosi messaggi di cordoglio e di saluto. Il feretro, dopo la cerimonia funebre, è stato tumulato all’ospedale di Azzano San Paolo.

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