Con il magnete sul contatore
acqua gratis a Romano

La Polizia locale di Romano ha sorpreso e denunciato sei persone che avevano escogitato un metodo tutto loro per risparmiare sulla bolletta e pagare meno acqua di quella consumata. Ovviamente ai danni delle utenze a carico del Comune e quindi dei cittadini romanesi che le bollette le pagano regolarmente.

La Polizia locale di Romano ha sorpreso e denunciato sei persone che avevano escogitato un metodo tutto loro per risparmiare sulla bolletta e pagare meno acqua di quella consumata. Ovviamente ai danni delle utenze a carico del Comune e quindi dei cittadini romanesi che le bollette le pagano regolarmente.

La scoperta è stata fatta durante uno dei controlli sul territorio, presso alcuni cittadini italiani provvisoriamente residenti a Romano in questo periodo per la prossima fiera di San Biagio. Una pattuglia della polizia locale ha notato che sui contatori dell'acqua utilizzata dalle persone prima citate ,erano stati messi dei grossi magneti. Si trattava di calamite che sono state poi sequestrate , di una notevole potenza, delle dimensioni di 5 centimetri per 5 centimetri e pesanti alcuni ettogrammi.

Magneti che avevano la forza di bloccare i meccanismi dei contatori dell'acqua ,falsificando così i dati del reale consumo delle singole utenze che il Comune di Romano assegna a queste persone per il periodo che si trattengono in città per la fiera. Un sistema per avere l'acqua gratis o farla pagare agli altri ,quelli che non ne hanno usufruito. Con i magneti sono finiti in fumo ,si fa per dire, anche diversi ettolitri di acqua potabile se si pensa che in un solo giorno è stato evaso un consumo pari ad almeno 120 euro. Insomma acqua a gogò visto che era gratis o quasi per gli utilizzatori.

Sorpresi dagli agenti i sei non hanno saputo dare una spiegazione plausibile del perché i contatori dell'acqua fossero dotati di un magnete che non è proprio un optional della strumentazione. L'intervento della polizia locale ha posto fine a questa situazione che probabilmente era stata messa in atto anche altre volte e per i sei è arrivata la denuncia a piede libero per furto aggravato ai danni del patrimonio pubblico.

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