E anche Rifondazione lascia libertà di voto ai propri elettori

«Per quanto riguarda il secondo turno elettorale, che si svolgerà il prossimo 8 giugno, la segreteria provinciale di Bergamo di Rifondazione Comunista ritiene di lasciare liberi i propri militanti ed elettori di esprimere il loro voto» si legge in un comunicato stampa.

Rifondazione evidenzia «le difficoltà frapposte dalle forze del centrosinistra ad ogni possibilità di realizzare un confronto in fase di definizione dei programmi e della coalizione, come da impegni assunti successivamente alle elezioni politiche del 2003. Difficoltà che, di fronte alle diversità di orientamenti, a un certo punto sono diventate una palese esclusione, a prescindere, dei comunisti e di ogni altro soggetto in dissenso. In questo senso ricordiamo l’atteggiamento tenuto dal Pd e alleati nei confronti di Rocco Gargano quando si è proposto come possibile competitore alle primarie. Una delle pagine peggiori della storia politica recente della città»

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Rifondazione considera comunque «di importanza fondamentale aver compiuto ciò che sembrava impossibile: tenere aperto lo spazio dell’alternativa.Valuta quindi un risultato positivo quello dell’Altra Bergamo (la lista con Gargano - ndr), un passo indispensabile per la costruzione anche a Bergamo di un’area unitaria e autonoma a sinistra del Pd, seguendo la strada tracciata da Syriza che è passata da pochi punti percentuali a diventare il primo partito della Grecia attraverso un lungo percorso di radicamento sociale. Radicarsi nel sociale e riempire lo spazio dell’alternativa, partendo dal basso, dagli ultimi e da coloro che la crisi la stanno pagando sulla loro pelle, con un processo di reale partecipazione e coinvolgimento delle persone: questo sarà il nostro percorso futuro».

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