È morto Guglielmo Epifani, ex segretario della Cgil e del Pd: aveva 71 anni

Si è spento dopo una breve malattia, attualmente era deputato di Leu.

È morto a 71 anni l’ex leader della Cgil ed ex segretario del Pd Guglielmo Epifani. Epifani, attualmente deputato di Leu, è morto dopo una breve malattia. Nato a Roma nel 1950 da genitori di origine campana, socialista, nel 1979 incomincia la sua carriera di dirigente sindacale con l’incarico di segretario generale aggiunto della categoria dei lavoratori poligrafici e cartai. Vice di Sergio Cofferati dal 1994 al 2002, a seguito della conclusione del mandato di Cofferati, diviene segretario generale della Cgil fino al 2010.

Alle elezioni politiche italiane del 2013 viene candidato alla Camera dei deputati come capolista del Partito Democratico, venendo eletto deputato della XVII Legislatura. L’11 maggio 2013 è stato nominato, in seguito alle dimissioni di Pier Luigi Bersani, segretario del Partito Democratico fino alle elezione a leader dem di Matteo Renzi il 15 dicembre seguente. Il 25 febbraio 2017 segue Pier Luigi Bersani nell’addio al Pd e aderisce ad Articolo 1-Movimento Democratico e Progressista.

«È una notizia drammatica, che ci è arrivata durante l’incontro. È una giornata tristissima. Abbiamo interrotto la riunione per rispetto della memoria di Guglielmo Epifani. Esprimo profondo cordoglio di tutti i democratici e democratiche alla moglie. Ricordo il ruolo fondamentale che ha avuto come leader Pd, in un momento difficile». Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, davanti al Nazareno, insieme ai leader di Cgil, Maurizio Landini Cisl, Sbarra e Uil, Bombardieri.

«Gentile, rigoroso, colto, appassionato, sempre disponibile a battersi per una società più giusta. Addio a Guglielmo #Epifani. Il sindacato, la politica, il Paese perdono un protagonista». Così su Twitter il presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

«La morte di Guglielmo Epifani mi addolora profondamente, perdo un amico e compagno con cui ho vissuto anni di comune impegno politico. Esprimo i miei sentimenti di vicinanza ai familiari e ai tanti che hanno condiviso con lui impegno, ideali e passione civile”, così Piero Fassino. “Mancherà a molti e a coloro che, nel confronto democratico nel sindacato e in Parlamento, anche su posizioni diverse, ne hanno sempre apprezzato l’acuta intelligenza, l’apertura al dialogo e il senso del bene comune».

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