Fine mandato, Bruni attacca Tentorio
«Nulla da comunicare ai cittadini?»

Bruni ancora all’attacco: «È prassi che a fine mandato l’Amministrazione uscente stili un “bilancio” per render conto ai cittadini del proprio operato negli anni di Governo. A oggi però, sul sito del Comune, non è rintracciabile il documento».

Bruni ancora all’attacco: «Bilancio di fine mandato della Giunta Tentorio, nessuna comunicazione ai cittadini sull’operato di questi cinque anni. Incomprensibili le ragioni o forse non c’era nulla da comunicare?». Ecco il comunicato stampa dell’ex sindaco.

«È prassi, oltre che obbligo di legge secondo il DL 149/2011, che a fine mandato l’Amministrazione uscente stili un “bilancio” per render conto ai cittadini del proprio operato negli anni di Governo: “i Comuni - cita la norma tra le varie disposizioni - sono tenuti a redigere una relazione di fine mandato, in rispetto del principio di trasparenza delle decisioni di entrata e di spese”».

«Ad oggi però, sul sito del Comune, non è rintracciabile il documento che dovrebbe relazionare sul funzionamento interno della macchina comunale, sulle azioni intraprese per contenere la spesa, sui costi, su quantità e qualità dei servizi resi. Neppure gli uffici comunali, ai quali ci siamo rivolti, hanno saputo darci indicazioni per consultare il documento».

«La Giunta Tentorio - attacca Roberto Bruni - non pare interessata a informare i cittadini sulle azioni di questo quinquennio. Ciò, da un lato, potrebbe non stupire, perchè è la degna conclusione di un mandato “a porte chiuse”, nel corso del quale spesso gli stessi consiglieri si trovavano davanti a fatti compiuti e il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni e nei progetti importanti è stato un optional».

«A dicembre - prosegue Bruni - dopo la conferenza nel corso della quale le opposizioni (allora Udc compresa) avevano presentato il proprio bilancio di fine mandato mettendo in luce tutti i fallimenti della Giunta di centrodestra, Tentorio aveva promesso, a breve, una risposta. Son passati cinque mesi e la stiamo ancora aspettando! Anche la mia personale “sfida” ad un confronto pubblico tra i rispettivi rendiconti non è stata colta dal sindaco, che ha fatto rispondere con le spiritossagini del suo Comitato Elettorale, ma non ha colto l’occasione per presentare ai cittadini il suo rendiconto politico (e non stiamo parlando soltanto dei documenti meramente finanziari)».

«Tentorio - aggiunge Bruni - non si giustifichi con la volontà di risparmiare, visto che ha sprecato circa 90 mila euro (30 mila a numero) per diffondere un giornaletto di pura campagna elettorale per i suoi assessori, ricco giusto di fotografie e slogan politici. Avrebbe potuto meglio destinare quelle risorse per comunicare ai cittadini il bilancio di mandato».

«È paradossale - dice ancora Roberto Bruni - che colui che imposta una campagna sulla fiducia da parte dei cittadini, si sottragga al momento principe del confronto, ovvero il bilancio di fine mandato. D’altronde, anche il consuntivo del 2013 inizierà la discussione il 12 maggio, ciò 13 giorni prima delle elezioni, con un ritardo che denota scarsa capacità di programmazione e che non può essere completamente giustificato delle riforme in atto a livello nazionale. Anche per quanto riguarda questo documento, entrando nella sostanza, va rilevato ancora una volta, un deficit di informazione e di chiarezza sull’origine del tanto sbandierato “tesoretto” di circa 12 milioni di euro, risultato, in realtà, di un’operazione di “maquillage” contabile, legittima e condivisibile ma ben diversa da una gestione talmente virtuosa da lasciare un tesoretto».

«In conclusione - afferma Bruni - l’informazione talvolta parziale, talvolta omessa di Tentorio la dice lunga sulla volontà di rendere ai cittadini una giusta informazione che, in occasione della campagna elettorale, viene sostituita da slogan più adatti a nascondere la realtà di immobilismo in cui la città è caduta in questi 5 anni».

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