Furto della cassaforte a Ranzanico
Il mandante? Era il vicino di casa

Si è chiuso il cerchio attorno al furto compiuto lo scorso 26 febbraio a Ranzanico e le indagini hanno consentito di individuare il mandante - un imprenditore vicino di casa - e gli esecutori di quella spedizione: 2 suoi dipendenti e altri due complici.

Si è chiuso il cerchio attorno al furto compiuto lo scorso 26 febbraio a Ranzanico e le indagini, condotte dai carabinieri di Sovere, hanno consentito di individuare il mandante e gli esecutori di quella spedizione che si concluse con il fermo di uno dei ladri e con la fuga nei campi del resto della banda.

Da subito fu chiaro che a pianificare il colpo era stato un amico della vittima, perché sapeva che il proprietario della villa presa di mira era assente per un viaggio in Sudamerica; in più sapeva che in casa teneva, e dove, una cassaforte.

I lavoro svolto dagli inquirenti ha permesso di accertare altri particolari: la “mente” del furto abita nei pressi dell’abitazione presa di mira. Come manovalanza per il furto ha assoldato la stessa manovalanza con cui lavora tutti i giorni:il mandante è un impresario edile di Ranzanico che ha chiesto a due suoi dipendenti marocchini di compiere il furto per lui e di cercarsi altri complici per il “lavoretto” notturno.

Per questa incredibile vicenda, i carabinieri di Sovere hanno denunciato a piede libero, con l’accusa di furto in abitazione e danneggiamento, quattro marocchini e l’imprenditore 57enne. Prima di questa denuncia non aveva mai avuto problemi con le forze dell’ordine.

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