Galeotto fu lo scontrino fiscale
Smascherata banda di spacciatori

Galeotto fu lo scontrino del caffè. Proprio lo scontrino di una caffè, sorseggiato in un bar di Villa d’Adda, trovato dalla polizia di Casal di Principe e Caserta in tasca a un albanese arrestato a Roma con 20 chili di marijuana, ha permesso alla Squadra Mobile di Bergamo di scoprire la base operativa.

Galeotto fu lo scontrino del caffè. Proprio lo scontrino di un caffè, sorseggiato in un bar di Villa d’Adda, trovato dalla polizia di Casal di Principe e Caserta in tasca a un albanese arrestato a Roma con 20 chili di marijuana, ha permesso alla Squadra Mobile di Bergamo di scoprire la base operativa.

Base che era proprio a Villa d’Adda: in una villetta del paese, al confine col Comasco, un altro albanese, pregiudicato per reati di droga e armi, aveva organizzato la centrale italiana dello spaccio.

Dopo l’arresto a Roma, la polizia di Caserta ha trovato in tasca allo spacciatore quel tagliando di acquisto. La Mobile di Caserta ha segnalato il caso a Bergamo: anche qui la Mobile stava tenendo d’occhio la zona. In particolare tre villette sospette.

Lunedì pomeriggio un appostamento ha permesso di identificare due italiani che erano entrati e usciti poco più tardi: avevano acquistato qualche dose. Fermati, hanno vuotato subito il sacco.

Poco più tardi è scattata la perquisizione: all’interno della villetta c’era l’altro albanese, 21 anni. Su un mobile c’era una dose, nel sottoscala due borsoni con 23 chili di marijuana, oltre all’attrezzatura per confezionare dosi. L’immigrato è stato arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio.

Secondo la polizia a Villa d’Adda c’era la centrale di spaccio per tutta Italia: i 20 chili sequestrati a Roma erano destinati a al Centro-Sud, quelli di Villa d’Adda al Centro-Nord.

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