Gelato amaro: multa da 516 euro
L’evasione era da 80 centesimi

Nuovi gusti in gelateria a Castione della Presolana: amaro e salato. L’amarezza sta in una cartella esattoriale giunta dall’Agenzia delle Entrate. Salato invece è il «conto»: 516 euro. Per un’evasione da 80 centesimi.

Nuovi gusti in gelateria a Castione della Presolana: amaro e salato. L’amarezza sta in una cartella esattoriale giunta dall’Agenzia delle Entrate. Salato invece è il «conto»: 516 euro.

Una cifra per uno scontrino non battuto. «Soprattutto perché pensavo di fare del bene – afferma il titolare Luigi Piloni –. Il primo maggio, alla fine di una giornata non propriamente fortunata (pioveva e non era proprio il clima ideale per uscire di casa) ho omaggiato una mia conoscente con una confezione di gelato, una vaschetta da 8 euro. Fuori la mia amica ha incontrato due Agenti della Guardia di Finanza che le hanno chiesto lo scontrino. Lei ha spiegato loro che si trattava di un omaggio. Io ho confermato loro la stessa cosa e credevo che avessero capito la situazione».

Ma Piloni è sconcertato soprattutto sulla proporzione della pena. «Stimo – afferma il gelataio – che con l’Iva al 10%, su di un prodotto che avrebbe avuto un costo di 8 euro, l’evasione in questione sarebbe stata di 80 centesimi. Provate a immaginare il valore percentuale applicato con una multa di 516 euro rispetto alla presunta evasione di 80 centesimi. Mi chiedo dunque, vengono applicate queste regole con tutti? Anche con chi evade milioni di euro?».

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