Gli immigrati ucraini a Bergamo
ricordano gli eroi morti in patria

Alcune centinaia di ucraini, tra i numerosi residenti a Bergamo, sono stati protagonisti domenica 23 febbraio di una manifestazione nell’area verde che separa il Teatro Donizetti dai propilei di Porta Nuova.

Alcune centinaia di ucraini, tra i numerosi residenti a Bergamo, sono stati protagonisti domenica 23 febbraio di una manifestazione nell’area verde che separa il Teatro Donizetti dai propilei di Porta Nuova. La loro è stata una manifestazione pacifica, per non far passare sotto silenzio i sanguinosi scontri avvenuti nei giorni scorsi a Kiev tra antigovernativi e forze dell’ordine, che hanno causato centinaia di morti, tra gli insorti e gli agenti.

È stato anche un modo per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sul difficile momento che sta attraversando il Paese dell’Est Europa. In un centro città già contrassegnato da un traffico caotico, il raduno ha preso il via ieri verso le 13,30 e si è protratto fino alle 16. Circa quattrocento i partecipanti alla manifestazione, che hanno scelto di sostare nel giardino a ridosso di Porta Nuova.

Molti tenevano in mano piccole bandiere dell’Ucraina con i due colori blu e giallo posti in senso orizzontale e al centro il disegno stilizzato di una specie di tridente che per loro ha il significato di «libertà». Per ricordare le loro vittime, su una parte del tappeto erboso hanno composto con delle candele i contorni di questo simbolo che spicca nella bandiera. Poi è seguita una preghiera collettiva.

«La rivolta che c’è stata nel nostro Paese – ha detto una delle manifestanti – ha causato numerose vittime. La nostra iniziativa, anche se è organizzata lontano da quegli scenari, intende ricordare e dare l’ultimo saluto a questi nostri connazionali per noi caduti in battaglia. Questo incontro vuole essere anche un modo per stare più vicini alle tante famiglie che hanno perso un loro caro».

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