Gorlago: disastro senza precedenti
80 centimetri di acqua nelle scuole

Venerdì sera 22 agosto a Gorlago il sindaco Gianluigi Marcassoli ha «presieduto» una tavolata di consolazione – l’ha proprio chiamata lui così – insieme a decine di volontari all’ex Colonia elioterapica dove, nonostante tutto, si è comunque deciso di non rinunciare alla Festa delle Contrade.

Venerdì sera 22 agosto a Gorlago il sindaco Gianluigi Marcassoli ha «presieduto» una tavolata di consolazione - l’ha proprio chiamata lui così - insieme a decine di volontari all’ex Colonia elioterapica dove, nonostante tutto, si è comunque deciso di non rinunciare alla Festa delle Contrade. Dopo due giorni passati ad aspirare e spazzare mezzo paese, la casa delle feste è tornata vagamente agibile, vagamente ripulita da decine di centimetri di acqua, fango e detriti portati dal fiume esondato la notte tra mercoledì e giovedì.

Si tira il fiato dopo la grande paura. Dopo che il Cherio, generalmente pacifico, generalmente alto nell’alveo fino a 70/80 centimetri, è arrivato a 4,30 metri misurati al ponte romano dove l’acqua solo per una spanna non ha raggiunto il culmine sotto le quattro arcate. Una furia mai vista.

Sindaco, vigili del fuoco, Protezione civile, vigili, volontari e tanti cittadini non hanno potuto fare altro che assistere impotenti: prima ha distrutto quasi mezzo metro di argine e poi è tracimato come un fiume parallelo verso il paese. S’è fatto strada nei campi, ha allagato le scuole, la palestra, l’ex colonia. La montagna d’acqua e fango si è alzata fino a due metri affogando i garage dell’ex Filanda dove abitano una quarantina di famiglie e poi pian piano se ne è andata. «A memoria d’uomo - dice Marcassoli - Gorlago non ricorda un disastro di queste proporzioni. Tutto il complesso delle elementari e medie è finito sotto 80 centimetri d’acqua.

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