«Hanno tentato di rapirmi la figlia»
Invece aveva solo perso il portafogli

«Una nomade ha tentato di rapirmi la figlia che era seduta nel passeggino». Le indagini dei carabinieri hanno però permesso di accertare che la donna si era inventata tutto per nascondere al convivente il fatto d’aver perso il portafogli.

«Una nomade ha tentato di rapirmi la figlia che era seduta nel passeggino». Le indagini dei carabinieri hanno però permesso di accertare che la donna si era inventata tutto per nascondere al convivente il fatto d’aver perso il portafogli.

Tutto è accaduto mercoledì pomeriggio a Capriate San Gervasio: protagonista una 28enne che si è presentata alla locale stazione dei carabinieri. Ai militari ha raccontato che nel corso della mattinata, mentre si trovava davanti bar Fuori Onda era stata avvicinata da sconosciuta che, approfittando di una sua distrazione, aveva tentato di afferrare la bimba di un anno che seduta nel passeggino.

Stando al racconto della donna, un sua immediata ed energica reazione aveva costretto la sconosciuta a desistere. La mancata rapitrice, sempre secondo il racconto, ne avrebbe però approfittato per strappare la borsetta contenente 250 euro, documenti ed effetti personali.

Nella denuncia la 28enne ha anche dichiarato che, durante una breve colluttazione, la sconosciuta l’aveva colpiva al volto con una gomitata, riuscendo poi a dileguarsi vie circostanti.

La donna, alla quale sono state mostrate alcune foto segnaletiche, avrebbe anche riconosciuto la donna che l’aveva aggredita: ha indicato il volto di una rumena di 33 anni.

Le indagini però hanno permesso ai carabinieri di accertare che tutto il racconto era falso, e che la nomade indicata dalla donna era completamente estranea ai fatti.

Messa alle strette la 28enne ha ammesso di essersi inventata tutto per giustificare con il proprio convivente la perdita del portafogli e dei soldi contenuti. E’ stata così deferita in stato di libertà per simulazione di reato, procurato allarme, e calunnia.

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