«I topi sguazzano nelle nostre case»
Levate, petizione per la bonifica

Cosa stanno aspettando, che un bambino venga morsicato da un topo?». Sam Maffioletti è preoccupato e come lui lo sono i 140 residenti nel quartiere Bailino di Levate, che hanno sottoscritto una petizione popolare per chiedere urgentemente la bonifica.

Cosa stanno aspettando, che un bambino venga morsicato da un topo?». Sam Maffioletti è preoccupato e come lui lo sono i 140 residenti nel quartiere Bailino di Levate, che domenica hanno sottoscritto una petizione popolare per chiedere urgentemente la bonifica di una vasta area, di proprietà dell’Azienda ospedaliera «Papa Giovanni 23°» (ex Ospedali Riuniti) di Bergamo, che si trova vicino alle loro abitazioni.

Più precisamente, i residenti chiedono che si avvii la bonifica su una porzione angolare di quest’area dove, a causa della pendenza del terreno verso est, l’acqua piovana non scorre via verso il canale irriguo che si trova a ovest, ma si accumula ristagnando e formando praticamente una palude.

Palude dove stanno sempre più proliferando i topi «che regolarmente – afferma ancora Maffioletti – iniziano a uscire dalle loro tane nel tardo pomeriggio». Non ci sarebbe nessun problema se l’area fosse in piena campagna. Purtroppo però, la zona in questione si trova vicino a un quartiere residenziale; l’angolo del terreno infestato dai roditori è compreso tra una pista ciclopedonale molto battuta, visto che porta al santuario del Bailino, e un anfiteatro utilizzato solitamente come area giochi dai bambini della zona.

Per saperne di più leggi L’Eco di Bergamo del 21 marzo

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