Il candidato «grillino» si presenta
Zenoni: «Puntiamo sulle competenze»

Per hobby disegna fumetti, ma nel suo diario illustrato non ci sono caricature irriverenti degli avversari. Marcello Zenoni, il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, è tutt’altro che un urlatore: «Ci misuriamo sulle proposte concrete», si presenta.

Per hobby disegna fumetti, ma nel suo diario illustrato non ci sono caricature irriverenti degli avversari. Marcello Zenoni, il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, è tutt’altro che un urlatore: «Ci misuriamo sulle proposte concrete», si presenta.

Anche se poi l’architetto di 41 anni, sposato e con due figlie, residente a Loreto, butta lì la prima stoccata: «Noi nei quartieri ci viviamo tutti i giorni, non abbiamo bisogno di girarli per spot. Noi nasciamo dal basso».

Prende subito le distanze da Franco Tentorio e Giorgio Gori?


«I candidati di centrodestra e centrosinistra sono due facce della stessa medaglia. Il cambio di paradigma chiesto dai cittadini è dato dal Movimento 5 Stelle».

In che cosa consiste questo cambiamento?


«Innanzitutto nel metodo. Per riavvicinare i cittadini alla politica servono trasparenza e partecipazione».



Quanto a partecipazione, lei è stato scelto online, ottenendo 41 voti su 70 in tutto. Non sono numerissimi.


«Il voto era aperto ai soli iscritti “certificati”sulla nostra piattaforma. Devo dire che 41 voti sono sempre di più delle persone che hanno determinato la discesa in campo di Franco Tentorio o la corsa di Giorgio Gori alle primarie: quelle sono meno delle dita di una mano».



Se governerete la città come farete partecipare i cittadini alle vostre decisioni?


«Ad esempio attraverso un bilancio partecipativo. L’idea è responsabilizzare i quartieri, con un sindaco per zona e un fondo da gestire. Oppure mettendo ai voti i progetti che arrivano dai quartieri, selezionando i migliori; non escludiamo anche dei referendum sulle grandi opere. Chi ha chiesto ai cittadini cosa pensavano degli ex Riuniti?».

Non sembra un percorso facile da gestire.


«Non è semplice, bisogna lavorare su formazione e comunicazione».

E sulla trasparenza?


«Non escludiamo di poter trasmettere in streaming anche le sedute della Giunta».

Quale sarà la vostra squadra?


«La selezione avviene attraverso i curricula e le competenze. Il movimento è fatto da professionisti, avvocati, architetti, medici: muove quella parte di città che non si riconosce nelle denominazioni politiche tradizionali. Come assessori, però, non ci precludiamo le eccellenze, anche se fanno parte di altre aree politiche».



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