Il Pm: Provo amarezza per Bossetti
Assedio dei giornalisti. Fugge in moto

Casco, zainetto e via in moto. Sabato mattina ancora sotto l’assedio dei giornalisti per la pm Letizia Ruggeri. Avvistata all’uscita della Procura, il giudice è stato immediatamente circondato dai taccuini, ma a parte un saluto, il pm ha seminato subito tutti.

Casco, zainetto e via in moto. Sabato mattina ancora sotto l’assedio dei giornalisti per la pm Letizia Ruggeri. Avvistata all’uscita della Procura, il giudice è stato immediatamente circondato dai taccuini, ma a parte un saluto, il pm ha seminato subito tutti.

Parlando a L’Eco di Bergamo ieri ha confidato: «Il risultato è importante, ma nessuno di noi gioisce. Spero che in conferenza stampa non abbiate avuto la sensazione di un’autocelebrazione. Non è stata un’indagine qualsiasi. Dal punto di vista emotivo è stata una botta: sono una mamma anch’io».

«Alla mamma di Yara l’avevo promesso: “Se prendono l’assassino di sua figlia, sarò io a telefonarle”, le avevo detto». L’ha fatto lunedì pomeriggio e ora confessa che le era venuto pure un po’ di magone, sentendo all’altro capo del la cornetta la voce di una madre che aveva perso una figlia e che stava ringraziando.

Ora c’è la partita a scacchi contro Massimo Bossetti, il presunto assassino della tredicenne, che per due volte davanti a lei s’era avvalso della facoltà di non rispondere. «Ho provato amarezza per lui - confida -, vedendolo in silenzio davanti a una situazione sconcertante. Dentro di me mi veniva soprattutto una domanda: ma perché l’hai fatto? Hai una bella famiglia, un lavoro, una casa. Cosa ti è venuto in mente?».

Il quesito è però rimasto muto, come il destinatario.

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