«In centro presidio continuo»
Botta e risposta sull’aggressione

«Abbiamo annunciato un presidio continuo in centro città - spiega Sergio Gandi, assessore alla Sicurezza - e così è stato: i risultati delle operazioni di questi giorni sono lì a testimoniare l’impegno dell’amministrazione e delle forze della polizia locale». Botta e risposta tra l’assessore alla Sicurezza Gandi e alcuni esponenti politici della città.

«Abbiamo annunciato un presidio continuo in centro città - spiega Sergio Gandi, assessore alla Sicurezza - e così è stato: i risultati delle operazioni di questi giorni sono lì a testimoniare l’impegno dell’amministrazione e delle forze della polizia locale. Operazioni anti accattonaggio, identificazioni, contenimento di tutte quelle situazioni che minano la sicurezza dei cittadini: i pakistani e gli indiani a cui si è fatto riferimento oggi sono stati fermati perché la polizia locale di Bergamo ha saputo intervenire con tempestività e solerzia. Mi sembra che le polemiche di queste ore siano pretestuose». Botta e risposta tra l’assessore alla Sicurezza Gandi e alcuni esponenti politici della città, Alessandra Gallone e referenti della Lega sul caso di aggressione avvenuto in centro a Bergamo.

«Le notizie di interventi riusciti da parte della Polizia Locale dovrebbero rassicurare i cittadini, perché ovviamente stanno a rappresentare lo sforzo di migliorare la sicurezza in città. Colgo l’occasione per fare i miei complimenti agli agenti per aver gestito al meglio le situazioni difficili avvenute nei giorni scorsi».

La vicenda risale a venerdì, quando due agenti sono stati aggrediti in pieno centro da un gruppo di immigrati. «Un’altra aggressione in pieno centro dei soliti noti. Il gruppo di indiani e pakistani, che passa le giornate in stato di ebrezza sulle panchine dei giardini del centro di Bergamo, rappresenta una costante molestia nei confronti dei cittadini» interviene la Gallone. « E pensare che ne abbiamo discusso in Consiglio Comunale proprio questa estate dopo l’aggressione subita dall’assessore Brembilla e da me personalmente, evento che solo per pura fortuna non è sfociato in tragedia - commenta Gallone - Non si tratta di casi isolati, bensì di una situazione ben nota. Ricordiamo il tentativo di omicidio subìto da uno di questi individui da parte di un connazionale che lo ha colpito al collo con delle forbici».

«La Giunta Gori ci aveva assicurato un monitoraggio continuo ma, a quanto pare, dopo un primo momento l’attenzione è subito scemata - denuncia Gallone -. Torno a formulare la proposta che avevo già lanciato in Consiglio: attivare innanzitutto i servizi sociali affinché elaborino un progetto di ascolto e inserimento in un contesto di integrazione sociale e lavorativa, perché siamo di fronte ad una situazione di palese disagio».

«In secondo luogo propongo di mantenere attivo il controllo e la sorveglianza nelle aree a rischio, per garantire la sicurezza dei cittadini, considerando che a frequentare i parchi sono soprattutto le mamme con i bambini. Alla polizia locale va il ringraziamento per essere sempre in prima linea ad affrontare le situazioni di pericolo. Però mi chiedo se non sarebbe opportuno affiancare loro un sostegno, per esempio agenti di sorveglianza privata nelle ore notturne».


Alessandra Gallone fa un appello diretto al sindaco Gori: «La sicurezza e l’incolumità dei cittadini deve essere la priorità. Sempre. La esorto a chiamare o scrivere al ministro Alfano, esponente del governo Renzi, per chiedergli formalmente dove sia finito l’aumento di organico delle forze dell’ordine (polizia e carabinieri) promessoci mesi fa e che è finito sulle prime pagine di tutti i giornali della nostra città. Siamo davvero stanchi di proclami che cadono nel vuoto, vogliamo fatti» conclude il consigliere comunale.

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