La Big Babol non era la tangente
Orietta Rocca disse «big brothers»

Era stata scodellata anche l'esegesi cromatica per quella definizione in codice: «Big Babol», le famose gomme da masticare tendenti al violaceo come il colore delle banconote per la tengente all'allora vice presidente del consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani.

Era stata scodellata anche l'esegesi cromatica per quella definizione in codice: «Big Babol», le famose gomme da masticare tendenti al violaceo come il colore delle 200 banconote da 500 euro che Pierluca Locatelli e la moglie Orietta Rocca stavano andando a consegnare a Giuseppe Rotondaro, il funzionario dell'Arpa che avrebbe dovuto poi recapitarle all'allora vice presidente del consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani.

Per chi, quel 26 settembre, ascoltava la conversazione dei coniugi grazie alla «cimice» piazzata sull'Audi Q7 dell'imprenditore di Grumello, le chewing-gum non erano altro che un modo da parte della donna di definire la mazzetta da 100 mila euro da versare dopo aver ottenuto l'autorizzazione di una discarica nel Cremonese.

«Stai parlando delle Big Babol?», avrebbe chiesto lei al marito, dimostrando - per gli inquirenti che indagano sulla vicenda Brebemi - una certa dimestichezza con lo slang cifrato di chi agisce nel torbido. La gommosa metafora aveva pure scatenato la fantasia dei titolisti e partorito l'irridente cartellonistica dell'Idv. S'è invece scoperto che Orietta Rocca aveva letteralmente pronunciato: «Stai parlando dei big brothers?», riferendosi a due fratelli soci in una delle aziende del marito. Lei stessa, durante l'interrogatorio davanti al gip, ci aveva tenuto a precisarlo. Andandosi a riascoltare il passaggio, gli inquirenti hanno scoperto che la donna, difesa dall'avvocato Marco De Cobelli, aveva ragione.

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