L’arbitro aggredito durante torneo
Al telefono le scuse del giocatore

Una pioggia di messaggi, di amici che danno il proprio appoggio, invitano Andrea a farsi coraggio, a non demordere e a credere ancora una volta nel gioco del calcio dopo l’aggressione di domenica. Arrivate al telefono le scuse dal giocatore della Sebinia.

Una pioggia di messaggi, di amici che danno il proprio appoggio, invitano Andrea a farsi coraggio, a non demordere e a credere ancora una volta nel gioco del calcio, anche se l’episodio accaduto domenica sera 5 gennaio nella palestra di Castro, al calcio ha dato una bella botta.

Perchè essere menati dopo aver prestato il proprio tempo per fare l’arbitro in un torneo oratoriale per ricordare un ragazzo scomparso (vinta dal Biliardo Club) non può che ledere a tutto il mondo che ruota attorno al calcio. E questo è ancora più grave se a picchiare l’arbitro è un ragazzo tesserato per una squadra che milita in un campionato di Prima categoria, un giovane che dovrebbe essere abituato a gestire la tensione del campo, a confrontarsi con gli avversari e con le decisioni degli arbitri.

E dopo che la notizia è deflagrata nell’Alto Sebino, dove martedì l’aggressione ad Andrea Bertolini era sulla bocca di tutti, sono arrivate anche le scuse del giocatore del Sebinia, che si è reso protagonista di questo gesto becero quanto sciocco. «Mi ha chiamato – spiega Andrea Bertolini –, probabilmente ha letto l’articolo e si è reso conto di quanto ha fatto. Io gli ho semplicemente risposto che preferivo ricevere le scuse quella sera stessa e non di aspettare tutto questo clamore per farlo ragionare. Lui ha avuto tutto il tempo per riflettere su quanto aveva fatto: prima mi ha aggredito, poi è andato negli spogliatoi ed è uscito senza rivolgermi la parola. Questo gliel’ho detto al telefono e lui non ha ribattuto. Mi ha chiesto scusa dell’aggressione e io l’ho invitato a bere un caffè per conoscerci meglio, in modo che la prossima volta forse non ripeta atti simili. Ho comunque apprezzato la telefonata, seppur tardiva. Chi mi conosce sa che io non volevo creare nessun polverone e che una telefonata mi basta per riappacificarmi con chiunque».

Nel frattempo Simone Belli, questo il nome del giocatore protagonista dell’aggressione, ha chiesto scusa pubblicamente ad Andrea contattando televisioni locali e giornali. Intanto, si aspetta una presa di posizione da parte del Sebinia.

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