Le suore massacrate in Burundi
«Ci eravamo visti tutti a pranzo»

Non si dà pace padre Mario Pulcini, superiore dei missionari saveriani in Burundi, guida della comunità parrocchiale di Kamenge, in cui vivevano anche le saveriane Lucia, Olga e Bernardetta, massacrate in casa.

Non si dà pace padre Mario Pulcini, superiore dei missionari saveriani in Burundi, guida della comunità parrocchiale di Kamenge, in cui vivevano anche le saveriane Lucia, Olga e Bernardetta, massacrate in casa. Un delitto efferato dal movente ancora misterioso.

«Ci eravamo visti tutti a pranzo - dice rispondendo al telefono della parrocchia del quartiere di Bujumbura nel tardo pomeriggio dopo ore tremende, difficili - come ogni domenica e ci preparavamo a festeggiare oggi (ieri ndr) il compleanno di Lucia. Per la comunità la domenica è sempre un giorno ricco di attività e di festa. Non potevo immaginare che poi non le avrei più riviste vive».

Padre Mario Pulcini, originario di Nembro, ha visto nascere la comunità di Kamenge, un segno di speranza dopo anni di guerre nella regione dei Grandi Laghi, e di conflitti etnici tra tutsi e hutu. «Le saveriane sono ritornate in Burundi nel 2000 e la loro missione aveva permesso di tenere viva la presenza qui. Ora è rimasta solo una sorella, non so che ne sarà di noi, la gente ha paura che la loro presenza preziosa qui terminerà. Il quartiere è povero: mancano scuole, dispensari, formazione per i ragazzi, le suore davano una grande mano».

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