Lizzola, gli impianti riapriranno
Il sindaco: entro agosto la soluzione

Sei mesi sono un fulmine. Trascorrono veloci e dal sole - un po’ latitante, per la verità - dell’estate si giunge presto alla fine di novembre, data da cerchiolino rosso sul calendario, per chi vive di sci.

Sei mesi sono un fulmine. Trascorrono veloci e dal sole - un po’ latitante, per la verità - dell’estate si giunge presto alla fine di novembre, data da cerchiolino rosso sul calendario, per chi vive di sci. Anche lo scorso anno la maggior parte degli impianti sciistici delle Orobie aprì il 30 novembre. La notizia del 2013 riguardò Colere: dopo le traversie finanziarie, il prestito di Confidi consentì alla stazione retta dalla Sirpa degli Stabilini di Rovetta di rimanere in piedi. E già prima dell’Immacolata aveva inaugurato le sue piste da sogno.

Quest’anno l’attenzione è tutta puntata su Lizzola. Stl, la società degli impianti, è fallita, la decina di dipendenti fissi è a casa, qualcuno per fortuna ha trovato lavoro altrove. Sviluppo turistico Lizzola è ora fuori dai giochi. Anche in Comune è cambiato il vento. Valbondione il 25 maggio, dopo cinque mesi di commissariamento, ha scelto Sonia Simoncelli. Che, come anticipato, appena messo piede nel municipio, ha messo pure la testa sulla questione sci.

«Ce la faremo, riaprire è possibile» recitano come un mantra in paese. Come? «Ce lo diranno gli esperti- risponde il sindaco Simoncelli -: entro la fine di agosto dobbiamo avere la soluzione». Lei è ferrata sul territorio e il paesaggio: è laureata in questo. Ma qui si tratta di far quadrare i conti e individuare la soluzione (i soldi) per ridare corrente alle seggiovie, riaprire i tre rifugi sulle piste, studiare stagionali e promozioni: esserci il 30 novembre prossimo, insomma.

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