Il saluto alla mamma di Ubiale
Tra le lacrime:«Ti vogliamo bene»

Sono lacrime strozzate in gola le parole pronunciate da un membro del Comitato 8 ottobre 2001. Con un leggero «ti vogliamo bene» uno dei familiari delle vittime dell’incidente aereo di Linate dà l’ultimo addio a Paola Rota e lancia un appello doloroso

«Porta gli auguri di Buon Natale a tutte le 119 vittime, perché alle 118 si aggiunge anche tuo fratello Matteo. Fa che tutti insieme ci possiate dare una grossa mano affinché la tragedia avvenuta per negligenza, incapacità e menefreghismo non possa più accadere e che non possano più esserci così gravi lutti».

Sono lacrime strozzate in gola le parole pronunciate da un membro del Comitato 8 ottobre 2001. Con un leggero «ti vogliamo bene» uno dei familiari delle vittime dell’incidente aereo di Linate dà l’ultimo addio a Paola Rota e lancia un appello doloroso. Poi, ai funerali della 33enne resta solo il silenzio, nonostante la chiesetta San Rocco di Albenza sia strapiena: nessuno è voluto mancare, tutti si stringono al dolore del marito e del fratello Clemens, gli amici, i parenti, i conoscenti dell’imprenditrice trovata morta venerdì mattina nella sua residenza di Ubiale Clanezzo. In molti si devono fermare sul sagrato e anche il cielo grigio sembra piangere, con le nuvole che si abbassano come occhi tristi di fronte alla scomparsa di questa giovane mamma. A fianco del feretro, ricoperto di leggeri fiori bianchi, ci sono le persone che più l’hanno amata e l’amano ancora.

«Siamo qui tutti, i familiari, parenti e amici di Paola e abbiamo il cuore spaccato in due – sussurra la bassa voce nell’omelia del funerale, presieduto da don Giulivo Facchinetti e concelebrato da don Gianni Carminati –. Mentre guardiamo lì dove è chiusa la salma e ci riguardiamo tra di noi, ci domandiamo “Che sarà mai di Paola?”. E la nostra fede comune ci dice, la mano del Signore è con lei». Questo congedo è ancora più amaro, perché legato alle tante, troppe perdite della famiglia: i genitori di Paola, Clara, 43 anni e Giovanni Rota, 49, e il fratellino Michele, 6 anni, persero la vita in quello schianto di Linate. Un anno fa, il tragico gesto del fratello Matteo. «Tu solo ne conosci i desideri segreti, le angosce terribili, i momenti bui, in attesa di luce – chiude il parroco nell’omelia –.Tu vedi, tu comprendi, tu perdona e donati a lei nell’abbraccio eterno. Fa che quanto noi stiamo vivendo non siano momenti inutili e ciò che questa famiglia sta soffrendo da lunghi anni, sia un’offerta a te e da te gradita affinché insieme possiamo accoglierti e da te essere accolti».

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