Mantovani: «In Lombardia
non chiuderà nessun ospedale»

«Lo diciamo chiaramente, da subito, al ministro della Salute Lorenzin e al governo: in Lombardia non si chiuderà nessun ospedale, anche se sotto i 120 posti letto». L’assessore regionale alla Salute vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani non le manda a dire.

«Lo diciamo chiaramente, da subito, al ministro della Salute Lorenzin e al governo: in Lombardia non si chiuderà nessun ospedale, anche se sotto i 120 posti letto. La Lombardia ha i conti in ordine, e ha già subito tagli che non doveva subire. Abbiamo un bilancio in attivo, abbiamo la sanità migliore: a Roma hanno già cominciato ad ascoltare le nostre ragioni, si tagli nelle Regioni dove i conti non sono in ordine, si chiudano gli ospedali dove ci sono 20 posti letto e 200 dipendenti, non da noi, dove anche i piccoli ospedali hanno un ruolo chiave sul territorio».

L’assessore regionale alla Salute vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani non le manda a dire, e svela che il Pirellone, che sta lavorando proprio alla riforma della legge sanitaria regionale, con una riorganizzazione anche territoriale di ospedali e Asl, ha le idee piuttosto chiare.

Lo ha spiegato al convegno organizzato a Torre Boldone dall’Azienda ospedaliera Bolognini di Seriate sul «Rendiconto istitutzionale, la rete ospedaliera in Valle Seriana - presente e futuro», convegno gremito di sindaci e e amministratori locali piuttosto sensibili al tema dei presidi ospedalieri legati al territorio.

«Stiamo lavorando a un nuovo sistema sanitaria dove deve essere al primo posto la garanzia di qualità, non c’è sanità se non di qualità: questo principio deve essere coniugato con la tenuta finanziaria e con l’ottimizzazione di risorse. In lombardia questo è possibile, quindi non toglieremo alcun ospedale, in tutto la lombardia. La Bergamasca stia tranquilla».

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