Monella attende sempre la grazia
Parla il suo avvocato: non scapperà

«Una cosa è certa. Monella non scapperà. Non si comporterà come Marcello Dell’Utri. È per questo motivo che da parte dell’autorità giudiziaria non c’è tutta questa fretta di disporre la sua carcerazione».

«Una cosa è certa. Monella non scapperà. Non si comporterà come Marcello Dell’Utri. È per questo motivo che da parte dell’autorità giudiziaria non c’è tutta questa fretta di disporre la sua carcerazione».

Usa parole che vanno dritte al dunque Enrico Mastropietro, l’avvocato di Antonio Monella, l’imprenditore edile di Arzago condannato in via definitiva a sei anni e due mesi di reclusione per aver ucciso nel 2006, sparandogli, un ladro albanese che gli stava rubando il suv nel cortile dell’abitazione.

Monella a marzo ha chiesto la concessione della grazia alla presidenza della Repubblica. Nel frattempo gli è stato concesso un differimento di sei mesi della pena detentiva che è scaduto esattamente una settimana fa. In ogni momento, quindi, per lui potrebbero aprirsi le porte del carcere.

Il procuratore capo di Bergamo Francesco Dettori, però, fino ad ora non ha dato alcuna disposizione in tal senso. Monella la scorsa settimana aveva rivolto a lui un appello affinché gli permettesse di rimanere in libertà ancora il tempo necessario a ricevere una risposta da Roma. Tempo che per ora sembra essergli stato concesso.

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 2 settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA