Monte Bue e stamperia: due roghi
E un dubbio: c’è un collegamento?

Due incendi, entrambi dolosi, a quattro giorni e altrettanti km di distanza. Il dubbio che possa esserci un collegamento tra il rogo che la sera di giovedì ha devastato lo chalet di Gianfranco Gamba e quello di lunedì (danni per un milione all’interno della Stamperia Valseriana) si insinua.

Due incendi, entrambi dolosi, a quattro giorni e altrettanti chilometri di distanza l’uno dall’altro. Il dubbio che possa esserci un collegamento tra il rogo che la sera di giovedì scorso ha devastato lo chalet di Gianfranco Gamba - il teste chiave dell’inchiesta su Benvenuto Morandi - e quello di lunedì (danni per un milione all’interno della Stamperia Valseriana), si insinua nella media valle.

La località dove si trova lo chalet di Gamba è il monte Bue sopra Cene, paese confinante con Albino, anzi, la strada più breve di collegamento tra i due territori è proprio la via Pradella che scende dalla Valle del Lujo, la via del secondo rogo.

Ma a parte la coincidenza spazio-temporale, a insospettire più d’uno è il settore in cui opera la Stamperia Valseriana: la stampa su tessuti. Lo stesso ambiente, quello del tessile, nel quale opera Gamba, marito di Mariuccia Pezzoli dell’omonimo gruppo. Pura coincidenza o i due incendi potrebbero essere la spia di altro? Gli inquirenti in questo caso si trincerano dietro un secco «no comment».

Sta di fatto che il sopralluogo e i rilievi nel capannone della Srl dove lunedì sera ignoti sono riusciti a penetrare e incendiare il principale macchinario utilizzato dall’azienda, sono stati eseguiti dai carabinieri del comando di Clusone. Gli stessi che sono in prima linea ad affiancare il pm Maria Cristina Rota nell’inchiesta che vede il sindaco di Valbondione ed ex direttore del Private banking di Intesa Sanpaolo a Fiorano - sospeso e poi licenziato - indagato per appropriazione indebita aggravata.

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