Morandi, oggi l’interrogatorio
A Valbondione crolla il turismo

Comparirà lunedì 12 maggio davanti al gip Alberto Viti per l’interrogatorio di garanzia Benvenuto Morandi, agli arresti domiciliari da venerdì scorso con le accuse di furto aggravato, falso e truffa aggravata. A Valbondione e Lizzola crolla il turismo.

Comparirà lunedì 12 maggio davanti al gip Alberto Viti per l’interrogatorio di garanzia Benvenuto Morandi, agli arresti domiciliari da venerdì scorso con le accuse di furto aggravato, falso e truffa aggravata.

L’ex direttore della filiale Private dell’Intesa San Paolo di Fiorano al Serio nonché ex sindaco di Valbondione, secondo gli inquirenti avrebbe fatto sparire almeno 12 milioni di euro dai conti dei suoi clienti, primo tra tutti l’imprenditore Gianfranco Gamba. Soldi che Morandi avrebbe utilizzato per favorire la società partecipata Sviluppo turistico Lizzola (Stl), che gestiva gli impianti sciistici, ma anche per se stesso. Secondo il giudice che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, l’ex sindaco potrebbe fuggire o commettere altri, per questo ha disposto i domiciliari con il braccialetto elettronico. Il difensore di Morandi, Angelo Capelli, ha replicato: «Se avesse voluto scappare l’avrebbe già fatto ed è impossibile anche che possa reiterare il reato: la banca lo ha licenziato, come potrebbe dirottare altri soldi?».

Morandi aveva già confessato di aver sottratto soldi dai conti dei suoi clienti, che in lui riponevano la massima fiducia, non al giudice ma nel corso di un incontro a Milano con i funzionari di Intesa Sanpaolo, chiesto e ottenuto dal suo legale. Il contenuto di quell’incontro, avvenuto l’11 luglio 2013, dunque poco dopo l’avvio dell’inchiesta, è entrato nelle carte del gip: «Morandi ammetteva – si legge – i comportamenti illeciti, dichiarando altresì che i fondi trasferiti dai rapporti in capo a Gianfranco Gamba e alla figlia Simona sui conti intestati alle società Mountain Security e Sviluppo turistico Lizzola Spa sarebbero serviti per finanziare un impianto di una centrale idroelettrica nel Comune di Valbondione». Ma perchè da allora Morandi è sempre rimasto in libertà? Perché l’ex sindaco, nonostante persona sottoposta a indagine, secondo gli inquirenti avrebbe continuato le sue manovre influenzando gli amministratori di Stl Walter Semperboni e Claudio Conti, suoi fedelissimi.

Intanto Valbondione soffre questa vicenda: diminuite del 70% le richieste d’affitto delle seconde case. A Lizzola ancora più pesante la crisi. Ma la popolazione non molla: «Non ci lasciamo abbattere, rilanceremo il paese».

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