Palafrizzoni, dirigente confermato
Il centrosinistra insorge: non si fa

La decisione del sindaco Tentorio di prolungare l’incarico al direttore generale del Comune di Bergamo, Ivan Mazzoleni, fino al 2015 non è andata giù al centrosinistra. Soprattutto perché arriva a poche settimane dalle elezioni, vincolando così anche la futura Amministrazione.

La decisione del sindaco Tentorio di prolungare l’incarico al direttore generale del Comune di Bergamo, Ivan Mazzoleni, fino al 2015 non è andata giù al centrosinistra. Soprattutto perché arriva a poche settimane dalle elezioni, vincolando così anche la futura Amministrazione.

Sergio Gandi (Pd) e Roberto Bruni (Patto Civico) sono scesi in campo presentando una interrogazione , che fa le pulci alla logica della scelta e ai costi che il Comune dovrà sopportare.

L’incarico a Mazzoleni, direttore generale del Comune, sarebbe scaduto contestualmente alla fine del mandato della Giunta Tentorio. Invece gli è stato confermato l’incarico di direttore delle risorse umane con l’aggiunta della guida della nuoba unità organizzativa Sportello polifunzionale del cittadino.

Mazzoleni - che aveva uno stipendio superiore ai 100 mila euro - resta dunque a Palazzo Frizzoni, non più come direttore generale ma comunque come dirigente. Non si era mai visto in passato - hanno detto Gandi e Bruni - dare un incarico che va oltre la data di scadenza del mandato di una Amministrazione, costringendo chi arriverà alla guida della città a subire.

Di tutt’altro avviso il sindaco Franco Tentorio: sostiene che la nuova Amministrazione, quella che uscirà dalle urne dopo il voto, dovrebbe ringraziare per il fatto che i predecessori non hanno lasciato un vuoto in un incarico così importante («come era accaduto a me quando sono arrivato a Palafrizzoni», ha anche aggiunto).

L’incarico è stato prolungato solo di pochi mesi, aggiunge il sindaco, proprio per lasciare poi ai nuovi eletti la possibilità di cambiare. In questo momento, ha precisato Tentorio, era impossibile affidare questi incarichi ad interim a altri dirigenti, già sovraccarichi di lavoro. «Sono convinto di aver agito per il bene del Comune».

Intanto però è emerso che Ivan Mazzoleni risulterebbe essere indagato per turbativa d’asta nel corso di una gara indetta da Comune di Magenta, dove aveva prestato servizio in passato: si tratta di un appalto per una fornitura di servizi informatici per il quale il magistrato avrebbe chiesto il rinvio a giudizio di Mazzoleni, archiviando invece le posizioni degli altri dipendenti comunali.

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