Zelensky: «Dobbiamo essere pronti alla minaccia nucleare». Kiev, riaperta l’ambasciata italiana

Ucraina «Dobbiamo tutti essere pronti alla minaccia nucleare della Russia». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Cnn. La Casa Bianca sgombera il campo dall’ipotesi di un viaggio in Ucraina del presidente Joe Biden. Riapre l’ambasciata italiana a Kiev, Di Maio: «Simbolo dell’Italia che crede nel dialogo».

«Dobbiamo tutti essere pronti alla minaccia nucleare della Russia». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Cnn che andrà in onda alle 16 ora locali (le 22 in Italia) e di cui la all news americana ha trasmesso un’anticipazione. «Siamo preoccupati dal possibile uso di armi nucleari, ma tutto il mondo dovrebbe esserlo, non solo l’Ucraina», ha detto il presidente. E il primo volo con le nuove armi Usa destinate all’Ucraina arriverà nella «regione» nelle prossime 24 ore. Lo riporta la Cnn citando fonti della Difesa americana. Non è chiaro dove arriveranno di preciso le armi e quali faranno parte di questo primo invio.

La Casa Bianca sgombera il campo dall’ipotesi di un viaggio a Kiev del presidente Joe Biden. Senza giri di parole, la portavoce Jen Psaki chiarisce: «Non manderemo il presidente in Ucraina». È ancora sul tavolo invece il progetto di una missione a Kiev o del capo del Pentagono Lloyd Austin o del segretario di Stato Antony Blinken. Proprio Blinken, secondo la Cnn che cita fonti dell’amministrazione, ha detto agli alleati europei che la guerra in Ucraina potrebbe prolungarsi per tutto il resto dell’anno.

«L’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato avrebbe implicazioni negative per la pace e la stabilità nell’Europa del Nord» ha detto il ministero degli Esteri russo

È ancora incandescente il nodo dell’adesione alla Nato di Svezia e Finlandia: «L’adesione avrebbe implicazioni negative per la pace e la stabilità nell’Europa del Nord» ha detto il ministero degli Esteri russo. Mosca ha avvertito Washington, con una nota diplomatica formale che le spedizioni americane e della Nato di sistemi d’arma «più sensibili» all’Ucraina stanno «alimentando» il conflitto e potrebbero portare a «conseguenze imprevedibili». Nelle ultime ore il presidente Biden ha approvato l’invio di nuove armi, inclusi elicotteri Mi-17 e Howitzer da 155 mm, per altri 800 milioni di dollari.

Di Maio: «L’Italia ha riaperto la sua ambasciata a Kiev: simbolo i un Paese che crede nel dialogo»

«L’Italia ha riaperto la sua ambasciata a Kiev» e «lunedì sarà pienamente operativa». L’annuncio è arrivato nel pomeriggio dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio: «L’ambasciatore Zazo è appena rientrato a Kiev da Leopoli, dopo un viaggio di 10 ore». Il ritorno del diplomatico italiano era atteso subito dopo Pasqua, ma l’ambasciatore «è già operativo e dalla prossima settimana sarà al lavoro con le istituzioni ucraine per la diplomazia e per arrivare almeno a un cessate il fuoco», ha aggiunto Di Maio, ricordando che l’ambasciata italiana era stata «tra le ultime a lasciare la capitale ucraina ed è ora tra le prime a tornarci». In un videocollegamento dall’Unità di crisi, il titolare della Farnesina ha poi ringraziato Zazo e il suo staff «per il coraggio e la dedizione», anche nel lavoro svolto a Leopoli in queste settimane: «C’erano 2000 italiani» da evacuare, «ne sono rimasti 139». Il ritorno a Kiev «è il simbolo dell’Italia che crede nel dialogo», ha insistito il ministro, spiegando che riaprire l’ambasciata significa «essere vicini alle autorità ucraine ma anche perseguire la strada della giustizia per i tanti civili uccisi».

La situazione sembra particolarmente difficile oggi a Mariupol. Il comandante locale della Marina ucraina ha chiesto al governo di Kiev di «sbloccare la città il prima possibile, militarmente o politicamente», perché da questa mattina «sono in corso feroci combattimenti, i russi avanzano in modo aggressivo, la situazione è critica». «Non abbiamo intenzione di arrenderci, ma la situazione sta precipitando», ha aggiunto. Mosca ha annunciato che l’acciaieria Ilyich a Mariupol è sotto il controllo russo e che aumenterà il numero e la portata degli attacchi missilistici su obiettivi a Kiev in risposta agli «atti di sabotaggio» sul suo territorio da parte delle forze ucraine.

A Mariupol i russi avanzano e «la situazione è critica». Mosca, controlliamo l’acciaieria.

«Abbiamo già resistito 50 giorni. 50 giorni di invasione russa, anche se gli occupanti ci avevano dato un massimo di cinque». Lo ha detto il presidente Zelensky nel suo ultimo discorso, sottolineando «durante i 50 giorni di questa guerra, l’Ucraina è diventata un eroe per tutto il mondo libero». Il ministro degli esteri Di Maio insiste che «bisogna far ripartire il processo di dialogo», segnalando che «Zelensky ha fatto delle aperture importanti, ora è Putin che deve parlare», ma «non sta dando segnali di pace quando dice che devono completare le operazioni».

Zelensky, «Mosca ci aveva dato 5 giorni, resistiamo da 50»

L’Armenia ha iniziato a fare pagamenti per il gas russo in rubli. Lo ha reso noto il ministro dell’Economia Kerobyan, spiegando che il prezzo sarà in dollari, ma il pagamento sarà effettuato in rubli. Zelensky ieri ha criticato i paesi europei che continuano ad acquistare petrolio russo, come Germania e Ungheria, denunciando che «bloccano gli sforzi per un embargo sulle vendite di energia». L’Italia, alla ricerca di gas naturale, guarda all’Egitto, ma pesa il caso Regeni. Di Maio sottolinea che l’Ue «non può sottostare al ricatto dei rubli” Secondo il New York Times, l’Ue sta preparando un embargo graduale alle importazioni di prodotti petroliferi russi, ma la misura non verrà varata fino a dopo il ballottaggio delle elezioni presidenziali francesi, il 24 aprile.

L’Armenia comincia a pagare in rubli per il gas russo. Nyt, embargo Ue ma solo dopo il ballottaggio in Francia

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