Presidio Hydra fuori dall’ospedale:
ore non retribuite, mansioni pericolose

Ore di lavoro non retribuite e mansioni non stabilite da contratto. I lavoratori del Consorzio Hydra, che gestisce il servizio di logistica pesante e leggera dell’Azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII, non sopportano più queste condizioni.

Ore di lavoro non retribuite e mansioni non stabilite da contratto. I lavoratori del Consorzio Hydra, che gestisce il servizio di logistica pesante e leggera dell’Azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII, non sopportano più queste condizioni e da sei giorni, 24 ore su 24, stanno portando avanti un presidio alla rotonda che si trova a pochi passi dall’ospedale cittadino.

Il negoziato per l’adeguamento contrattuale ed economico procede da diversi mesi senza però offrire risposte concrete ai dipendenti: «L’Unione sindacale di base - spiega la portavoce Fiorangela Agustoni - ha chiesto più volte alla Società Hydra la modifica contrattuale sia a carattere economico che contributivo e il riconoscimento delle ore straordinarie. Martedì scorso abbiamo avuto un incontro con Hydra, ma alle nostre richieste ha risposto che doveva valutare la tipologia lavorativa, in quanto non risultava che i lavoratori svolgessero mansioni non stabilite anche di natura contagiosa».

«Oltre alle operazioni di logistica -denunciano dal presidio fuori dall’ospedale -i dipendenti effettuano infatti altri servizi, come il ritiro di contenitori Alipack contententi materiale radioattivo ed infettivo o il ritiro dei sacchi neri contenenti vari rifiuti ospedalieri. Inoltre, la Società Hydra applica ai dipendenti un contratto Trasporti merce logistica con un totale di ore giornaliere di 6,50, mentre i lavoratori dicono di svolgere in media 8 ore al giorno.

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