Quella Sanità da esportare
Bergamo in Cina con Renzi

C’è anche un pezzo di Bergamo, a rappresentare l’eccellenza della sanità italiana al Business Forum Italia-Cina: Francesco Galli è stato invitato in qualità di rappresentante di Aiop (Associazione italiana ospedalità privata).

C’è anche un pezzo di Bergamo, a rappresentare l’eccellenza della sanità italiana al Business Forum Italia-Cina, che si è svolto nella sede dell’assemblea nazionale del popolo a Pechino: Francesco Galli, amministratore delegato degli Istituti ospedalieri bergamaschi (il Policlinico San Marco di Zingonia e quello di Ponte San Pietro) e Gruppo San Donato/San Raffaele è stato invitato in qualità di rappresentante di Aiop (Associazione italiana ospedalità privata).

Al meeting, oltre a 150 delegati di alcune delle più importanti aziende cinesi, erano presenti i delegati di 60 aziende italiane aderenti a Confindustria, tra cui Fiat, Finmeccanica, Eni, Enel e le grandi banche italiane come Unicredit e Intesa San Paolo, che hanno accompagnato il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro per lo Sviluppo economico, Federica Guidi.

Obiettivo del Forum è promuovere lo sviluppo delle relazioni economiche tra i due Paesi, in 5 aree in particolare, il commercio, gli investimenti, la scienza/tecnologia, il turismo, la sanità e i servizi a sostegno degli interessi italiani e cinesi.

«La nostra sanità è per i cinesi davvero un settore di grande interesse – spiega dalla Cina Francesco Galli –. E la loro attenzione nei nostri confronti è confortata da numeri: il Country ranking del World health report elaborato dall’Organizzazione mondiale della Sanità ha certificato che il sistema sanitario italiano è il secondo sistema del mondo, dopo la Francia, per accessibilità, costi e qualità dei servizi sanitari erogati, ben davanti ad altri sistemi sanitari come quello del Regno Unito, della Germania e degli Stati Uniti. Non solo: l’Ocse ha evidenziato che la spesa sanitaria negli Stati Uniti incide per il 12% del Pil, mentre nel nostro sistema per il 7% a fronte di un’universalità di cure che il nostro Paese è in grado di garantire a differenza di molti altri Stati: sono questi i dati che hanno mosso la Cina a dimostrare interesse verso il nostro sistema sanitario e verso una collaborazione sempre più stretta».

Una collaborazione che passa anche attraverso non solo accordi per formazione sanitaria, programmi di prevenzione, ma anche imprenditoriali e industriali. «Senza ombra di dubbio. Non è un caso, per esempio, che tra le rappresentanze dell’imprenditoria italiana sia in delegazione anche la General Medical Merate, che ha sede a Seriate, quindi un’eccellenza bergamasca, che produce macchinari radiologici, mentre per l’industria sanitaria italiana, in particolare farmacologica, ci sia la Bracco. Credo che questo Forum rappresenterà per l’Italia e in particolare per la Lombardia, che è un’eccellenza in campo sanitario, un importantissimo volano. Siamo qui per tessere rapporti e per non farci scappare un’opportunità. Va detto che in questo l’intuito del governo italiano, del presidente del Consiglio Matteo Renzi in particolare è encomiabile: il Far East è la nuova frontiera».

Galli sottolinea, inoltre che l’Aiop «è onorata di far parte, unici rappresentanti del mondo ospedaliero, di questa delegazione italiana che annovera alcune delle più importanti e innovative aziende del nostro Paese. Questo incontro segna un momento storico per il nostro sviluppo economico e testimonia la bontà del nostro modello sanitario. La Cina è oggi la seconda potenza economica mondiale con una crescita del Pil a due cifre, un mercato che può offrire grandi sbocchi per il sistema Italia (il secondo in Europa per produzione industriale) e al quale il nostro Paese, grazie alle sue eccellenze, in sanità in particolare con il modello lombardo, può apportare un contributo significativo».

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