Sab Autoservizi in sciopero
Martedì pullman fermi 4 ore

Dopo il mancato accordo nell’incontro del 17 marzo in Prefettura e a pochi giorni dallo sciopero nazionale indetto per il 19 marzo, i lavoratori di Sab Autoservizi tornano a incrociare le braccia, martedì 1° aprile per 4 ore, dalle 16 alle 20.

Dopo il mancato accordo nell’incontro del 17 marzo in Prefettura e a pochi giorni dallo sciopero nazionale indetto per il 19 marzo(che era stato proclamato per tutto il trasporto pubblico locale ma che a Bergamo aveva assunto un significato particolare proprio in questa azienda di autotrasporti), i lavoratori di Sab Autoservizi tornano a incrociare le braccia, martedì 1° aprile per 4 ore, dalle 16 alle 20.

Continua, dunque, con una nuova astensione dal lavoro lo stato di agitazione avviato il 21 febbraio scorso col blocco del lavoro straordinario (quello fuori dalla programmazione) degli autisti.

Al centro della mobilitazione delle ultime settimane, oltre alla richiesta di sottoscrivere un accordo di secondo livello scaduto a dicembre, anche altre tre questioni principali: «In primo luogo la necessità di affrontare in tempi brevi una grave carenza di personale che compromette il servizio per i cittadini di Bergamo e Provincia» avevano spiegato nei giorni scorsi le sigle sindacali di categoria coinvolte, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ultrasporti, Ugl Trasporti e Fast.

«In secondo luogo la richiesta di chiarimenti sul futuro aziendale al fine di consentire di affrontare nel modo migliore l’appuntamento delle gare per l’affidamento del servizio. Infine, lo stato di agitazione è stato proclamato contro le continue decisioni unilaterali dell’azienda in merito ai trasferimenti, nonostante la disponibilità delle Rsu e dei lavoratori a trovare accordi di maggior tutela dei lavoratori e di garanzia del servizio. Ancora una volta siamo di fronte ad un’azienda – avevano detto i sindacati - che nonostante le numerose proposte che abbiamo avanzato per costruire le condizioni migliori per avviare una trattativa seria, dice No a tutto, rifiutando nei fatti la possibilità di continuare a trattare. Alle parole non seguono mai i fatti».

L’incontro del 17 marzo era stato previsto nell’ambito della normativa in materia di regolamentazione del diritto di sciopero nei pubblici esercizi e aveva lo scopo di verificare la possibilità di un’intesa fra le parti. Durato tre ore, il confronto aveva visto l’azienda rifiutare l’ennesima proposta sindacale di trovare un’intesa. Successivamente, il 21 marzo, in un incontro in Provincia, le organizzazioni sindacali avevano anche manifestato come sia «fonte di preoccupazione lo strumento del sub-affido del servizio da parte di Sab ad altre imprese di trasporto in fase di blocco degli straordinari, sub-affido che rischia di mettere in discussione la qualità del servizio offerto all’utenza».

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