«Scambio»Montelungo-Colleoni
«La sovrintendenza è d’accordo»

L’ipotesi di alienare la sola Montelungo e di ottenere gratuitamente dal Demanio la Colleoni (la parte del compendio che si affaccia sul viale delle Muraine) «vede sostanzialmente d’accordo la Sovrintendenza». L’assessore all’Urbanistica Andrea Pezzotta è prudente, ma fiducioso.

«Il bicchiere è mezzo pieno, diciamo così». E Palafrizzoni è comunque intenzionato a berlo fino in fondo. Dopo l’incontro milanese con Demanio e Sovrintendenza sul futuro della caserma Montelungo (e dell’annessa Colleoni), l’assessore all’Urbanistica Andrea Pezzotta è prudente, ma fiducioso.

L’ipotesi di alienare la sola Montelungo e di ottenere gratuitamente dal Demanio la Colleoni (la parte del compendio che si affaccia sul viale delle Muraine) «vede sostanzialmente d’accordo la Sovrintendenza».

Relativamente ai vincoli sugli edifici da trasformare e (soprattutto) demolire: ben 5 sui 13 che costituiscono il complesso. «Il problema semmai sta nell’ottenere gratuitamente la Colleoni» spiega l’assessore. Non perché il Demanio sia pregiudizialmente contrario, ma per il possibile passaggio dell’intero compendio Montelungo (Colleoni compresa, quindi) al Fondo immobiliare della Cassa depositi e prestiti, per una sua valorizzazione.

«Il problema è quale sarà il nostro interlocutore»: e nel dubbio Palafrizzoni prenderà carta e penna «e scriverà comunque al Demanio chiedendo la cessione gratuita della Colleoni». In quel contesto s’individuerà la strada da seguire «fermo restando che l’obiettivo di quel Fondo è la valorizzazione degli immobili, quindi siamo dalla stessa parte».

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