Scuola, scatti di stipendio fermi
Snals: anzianità bloccata dal 2010

«Da una prima lettura del testo del decreto legge approvato dal consiglio dei ministri in data 17 gennaio, sul recupero degli scatti di anzianità del personale della scuola, traspaiono alcune certezze e molti dubbi». A dirlo è Loris Renato Colombo dello Snals Confsal.

«Da una prima lettura del testo del decreto legge approvato dal consiglio dei ministri in data 17 gennaio, sul recupero degli scatti di anzianità del personale della scuola, traspaiono alcune certezze e molti dubbi». A dirlo è Loris Renato Colombo dello Snals Confsal.

Di certo il Decreto mette fine alla vicenda del recupero dei 150 euro dagli stipendi del personale docente, come era stato annunciato dal messaggio NoiPA 157/2013. «Messaggio emanato senza alcun preventivo confronto con le OO.SS. e senza alcuna informativa - commenta ancora Colombo -. Inoltre il decreto stabilisce che per il 2014 “non trova applicazione” il blocco previsto dalla Manovrina correttiva del 2010 (dl 78, misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria). Lo Snals pertanto – sottolinea Colombo – valuta positivamente questi impegni assunti dal Governo».

Restano, però, irrisolti i problemi relativi al recupero degli scatti stipendiali del 2012 e 2013, che dovranno essere negoziati all’ARAN. Per questi scatti viene accantonata la somma di 120 mln di euro provenienti dal fondo derivante dai risparmi provenienti dai tagli Gelmini. «Il resto dovrà provenire dal fondo di istituto - continua Colombo - e la manovra di taglio era già stata annunciata relativamente ai “risparmi delle scuole” negli anni precedenti. Sicuramente somme ingenti a livello nazionale: solo a Bergamo le somme non spese, soprattutto dalle scuole superiori, ammontano a 486 mila euro».

«Il decreto, inoltre, non affronta la questione relativa al personale ATA, - ribadisce Colombo - relativamente alla restituzione della retribuzione per lo svolgimento delle mansioni superiori. L’unico riferimento, ad oggi, è la comunicazione a firma del Capo Dipartimento dott. Luciano Chiappetta che se da un lato “sospende l’applicazione della nota prot. n. 2820 del 19.12.2013 nella parte relativa al recupero delle somme già erogate” dall’altro ribadisce che “Resta, viceversa, fermo quanto disposto in ordine alla necessità di procedere al blocco di ogni ulteriore mensilità con decorrenza 01/09/2013”. Mettere le mani nelle tasche del personale ATA, per prelevare somme erogate per prestazioni già realmente effettuate, si configurerebbe come un furto».

Senza dimenticare un aspetto importante che Colombo sottolinea: «Il contratto nazionale della scuola è scaduto il 31/12/2009 e dal 2010 sono bloccati gli scatti d’anzianità: la retribuzione del personale della scuola è ferma, solo, da 5 anni».

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