Sempre connessi e teledipendenti
È l’Italia fotografata dal Censis

Un Paese sopravvissuto alla crisi ma a prezzo di un malcontento, quasi un’infelicità, dovuta a un grande ampliamento delle disuguaglianze sociali. Un Paese fiaccato e smarrito, che vede le sue migliori energie fuggire all’estero.

Un Paese sopravvissuto alla crisi ma a prezzo di un malcontento, quasi un’infelicità, dovuta a un grande ampliamento delle disuguaglianze sociali. Un Paese fiaccato e smarrito, che vede le sue migliori energie fuggire all’estero.

Così ci vede il Censis, che però nel suo Rapporto 2013 non si lascia andare al pessimismo e indica tre possibili risorse per la rinascita: le donne imprenditrici, l’iniziativa degli stranieri e la dinamicità dei giovani che studiano o lavorano Oltralpe e che nel futuro potrebbero rappresentare una risorsa importante per la ripresa.

Non mancano le curiosità: quello italiano è un popolo teledipendente e costantemente connesso in Rete, grazie alla larga diffusione di cellulari e smartphone.

Il calo dei consumi in Italia è sintomo di «un Paese sotto sforzo», «smarrito», «profondamente fiaccato da una crisi persistente». Nel 2013 su un campione di 1.200 famiglie, il 69% ha indicato una riduzione e un peggioramento della capacità di spesa. Il 50% dei nuclei familiari teme di non riuscire a mantenere il proprio tenore di vita e il 52% sente di avere difficoltà a preservare i propri risparmi. Più del 70% delle famiglie si sentirebbe in difficoltà se dovesse affrontare spese impreviste di una certa portata.

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