Spazi ludici per i bambini:
quattro sale per 170 mq in ospedale

Si è svolta venerdì 11 aprile all’ospedale Papa Giovanni XXIII la cerimonia inaugurale degli spazi ludici dedicati ai pazienti più piccoli, arredati grazie al sostegno di diverse associazioni. Nello specifico si tratta di quattro sale per un totale di circa 170 mq.

Si è svolta venerdì 11 aprile all’ospedale Papa Giovanni XXIII la cerimonia inaugurale degli spazi ludici dedicati ai pazienti più piccoli, arredati grazie al sostegno delle associazioni Amici della Pediatria e L’orizzonte di Lorenzo, di Enel Cuore Onlus, dell’azienda Stucchi SpA e del Comitato amaLO.

Si tratta di spazi appositamente pensati per ospitare attività pedagogiche e ricreative a favore dei bambini e ragazzi ricoverati o che devono trascorrere del tempo in ospedale per un esame o una visita.

Nello specifico si tratta di quattro sale per un totale di circa 170 mq: una sala ludica per i ricoverati nei reparti pediatrici, una sala ludica/d’attesa per i pazienti del Pronto soccorso pediatrico, una sala ludica per l’attesa nel reparto di Radiologia e una sala ludica per la Cardiochirurgia pediatrica.

Tutte sono dotate di arredi a misura di bambino, molti dei quali sono anche dei veri e propri giochi, costruiti in legno atossico e appesi ai muri: ci sono mongolfiere da far volare, coccinelle da far camminare su prati verdi e petali di fiori da spostare.

Enel Cuore Onlus ha contribuito all’acquisto degli arredi per l’allestimento dei primi tre spazi ludici. La ditta Stucchi Spa, in occasione del suo cinquantesimo anniversario d’attività, ha invece finanziato l’acquisto di giochi, libri e materiale per laboratori e momenti ricreativi e di gioco. Il Comitato amaLO ha contributo a finanziare l’allestimento per la cardiochirurgia.

«Tutti gli arredi del nuovo ospedale di Bergamo oltre ad essere esteticamente gradevoli e moderni hanno una caratteristica che per noi è stata essenziale nella scelta: la loro funzionalità in base ai bisogno di chi deve utilizzarli tutti giorni - ha spiegato Silvia Canini , medico della Direzione Medica di Presidio dell’azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII -. Anche quelli per i più piccoli sposano questa filosofia, dando la possibilità ai bambini di avere sempre a portata di mano un gioco, anche quando si spostano per i corridoi del reparto o devono attendere il proprio turno per fare un esame o essere visitati. È un’attenzione importante, per cui vorrei ringraziare le associazioni, sempre al nostro fianco quando si tratta di migliorare i servizi e la qualità del tempo trascorso in ospedale, e i sostenitori che hanno creduto in questo progetto».

«È in questi spazi che prende forma il progetto “Mettiamoci in gioco” - racconta Milena Lazzaroni , presidente dell’associazione Amici della Pediatria -, che prevede il finanziamento di educatori professionali che accompagnano i volontari in una continua formazione pedagogica, garantendo ai bambini e ragazzi ospedalizzati attività e gioco dal valore unico per una corretta crescita. Ogni bambino manifesta interessi e predisposizioni, oltre a creatività e voglia di giocare; il progetto ambisce a regalare ad ogni bambino attività che donano personalità oltre a favorire l’aggregazione con gli altri bambini e consolidare i rapporti familiari. Il tempo trascorso in ospedale prende una nuova forma, non di carattere distrattivo, ma di ricchezza personale».

«L’associazione ha rilevato tra i bisogni la necessità di creare spazi ludico-ricreativi dove i bambini, le loro famiglie potessero trascorrere del tempo insieme – ha spiegato Alessandra Panarese, presidente dell’associazione L’Orizzonte di Lorenzo -. La loro realizzazione è il frutto della collaborazione della nostra associazione con il Comitato amaLo che ha promosso una grande manifestazione pubblica per la raccolta dei fondi. Con l’allestimento della nuova ludoteca in reparto esiste ora uno spazio adeguato ai bambini di tutte le fasce d’ età e prendersi cura di loro, nella loro interezza, il che vuol dire anche creare opportunità di relazione fondata sui principi dell’accoglienza, della conoscenza, della fiducia».

«In tale ottica è fondamentale anche il supporto ai genitori, che attraverso il gioco con i propri figli possono creare una buona armonia familiare, riconquistare uno spazio neutro e di svago. Con questo spirito la nostra Associazione aderisce anche al Progetto “Mettiamoci in Gioco”, per dare la possibilità di ritrovare una dimensione di “normalità” e di quotidianità, cercando di rispondere ai bisogni ed alle preferenze di ciascuno. Un grazie di cuore al Comitato Amalo che a giugno organizzerà un evento dedicato alla raccolta fondi da destinare alla realizzazione del progetto “Mettiamoci in gioco”. Quanto stiamo realizzando è grazie all’attenzione della Direzione, i medici del reparto, ai volontari e la collaborazione tra le Associazioni pediatriche che rendono possibile restituire ai bambini ricoverati un ospedale a loro misura».

Ai tanti sostenitori del progetto presenti alla cerimonia è stata regalata una copia di «Crescendo giocando», un insieme di racconti dei bambini, che, prendendo spunto dal recente trasferimento dell’ospedale di Bergamo nella nuova struttura del Papa Giovanni XXIII, parlano del vecchio e del nuovo, dando parola ad oggetti e giochi, in un gioco creativo di parole, a volte spiritoso e divertente, che i volontari, insieme ai bambini e ragazzi hanno costruito abilmente.

«Abbiamo lavorato con la memoria e con l’immaginazione per rendere presente e tangibile il passato e il possibile perché si facciano riserva di energia. Continuiamo a pensare che la memoria e l’immaginazione siano strumenti indispensabili per la ricostruzione del passato e l’esplorazione del futuro, entrambi invisibili senza le parole a rappresentarli - ha spiegato Milena Lazzaroni -. La nostra associazione da anni si cimenta nella scrittura dei racconti di esperienza perché ciascuno rifletta su quello che è stato e su quello che potrebbe ancora essere. È la scrittura che accompagna il delicato passaggio dal fare esperienza all’avere esperienza, perché il tanto appreso diventi competenza e ispiri i neo-volontari a seguire le orme delle figure più storiche e a farsi piano piano traccia per quelli che verranno. Si può insegnare dopo aver imparato l’arte di stare dentro, accanto al dolore di uomini, donne e bambini che misurano l’impotenza e si affidano alle mani sapienti di dottori e infermieri e a quelle amorevoli di volontari. Durante la formazione agli “Amici della Pediatria” viene chiesto di raccontare quello che veramente amano e conoscono».

L’Associazione «Amici della Pediatria» è nata nel 1990 nella Pediatria degli Ospedali Riuniti di Bergamo; si propone di perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale ed ha come scopo principale quello di soddisfare i bisogni di benessere dei bambini ricoverati nei reparti pediatrici (Pediatria 1, Oncologia pediatrica, Pediatria 2 - Epatologia e gastroenterologia pediatrica e dei trapianti) dell’azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo, garantendo supporto alle loro famiglie.

L’associazione «L’Orizzonte di Lorenzo onlus» dal 2006 è attiva nell’Unità di Cardiochirurgia 2 Pediatrica e delle cardiopatie congenite dell’Ao Papa Giovanni XXIII attraverso attività di volontariato e il sostegno di progetti specifici con l’obiettivo di migliorare l’assistenza e la cura di neonati, bambini, adolescenti con cardiopatie congenite e/o acquisite nonché dell’adulto congenito, con uno sguardo attento anche alle famiglie.

Enel Cuore Onlus nasce nel 2003 dalla volontà di Enel Spa e delle società da esse controllate di creare una struttura autonoma senza scopo di lucro con l’obiettivo di ottimizzare le risorse destinate dell’azienda alla filantropia, nel rispetto dei valori espressi all’interno del suo Codice Etico, dando vita a iniziative di solidarietà sociale a sostegno di coloro che vivono in condizioni svantaggiate.

Stucchi Spa é uno dei principali produttori a livello internazionale di innesti rapidi per la conduzione di fluidi in pressione. Il comitato amaLo nasce nel 2013, dopo l’esperienza di Viviana, Lalle e loro figlio Lorenzo. Lorenzo nasce con una cardiopatia congenita grave, viene al mondo e curato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Tra visite, interventi, pappe, sorrisi e «qualche» medicina, trascorrono 8 fantastici mesi! All’ottavo mese un altro appuntamento lo aspettava ed è volato via con un sorriso. Viviana e Lalle definiscono un comitato di beneficenza dal nome amaLO. Il comitato ha lo scopo di sostenere i progetti promossi dall’Associazione L’orizzonte di Lorenzo ONLUS attraverso l’organizzazione di eventi tematici per la raccolta pubblica di fondi.

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