Stalking nei confronti dei Randazzo
Il giudice nega il patteggiamento

Rinviata a giudizio una 50enne accusata di stalking verso l’ex dg dell’Atalanta Giacomo Randazzo e il figlio Ernesto, 49 anni, procuratore di calciatori. Dopo la fine della storia aveva inviato 361 sms in 15 giorni, e telefonate con minacce di morte.

Niente patteggiamento, a causa di una certa, seppure minima,pericolosità sociale: per questo motivo quanto l giudice dell’udienza preliminare Patrizia Ingrascì ha respinto il patteggiamento - subordinato alla concessione della sospensione condizionale della pena - chiesto dalla cinquantenne accusata di stalking verso l’ex dg dell’Atalanta Giacomo Randazzo e il figlio Ernesto, 49 anni, procuratore di calciatori.

La donna è stata quindi rinviata a giudizio, con udienza di smistamento fissata al 13 gennaio 2015. La donna aveva avuto una breve relazione con Randazzo jr, e dopo la fine della storia è iniziato l’incubo: 361 sms spediti in 15 giorni appena, oltre a telefonate e minacce anche di morte, rivolte all’uomo, al padre e alla nuova compagna.

Per il perito, nominato dal giudice dell’udienza preliminare, si sarebbe trattato di gesti nati appunto in una fase - poi superata - di parziale incapacità di intendere, ma con un residuo di pericolosità sociale con rischio quindi di una eventuale ripetizione in futuro del reato. Proprio questa osservazione ha convinto il giudice a rigettare il patteggiamento della pena:

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