Stl addio: messa in liquidazione
Lizzola, debiti saliti a 2,7 milioni

Un atto formale, niente di più. Ma il documento firmato ieri nello studio dell’avvocato Stefano Zonca scrive definitivamente - dopo mesi di indizi e settimane di prove - la parola fine su Sviluppo turistico Lizzola.

Un atto formale, niente di più. Ma il documento firmato ieri nello studio dell’avvocato Stefano Zonca scrive definitivamente - dopo mesi di indizi e settimane di prove - la parola fine su Sviluppo turistico Lizzola, la società degli impianti di Valbondione società finita nell’indagine che ha per protagonista l’ex sindaco Benvenuto Morandi, già direttore del Private banking di Intesa a Fiorano al Serio dove sarebbero spariti oltre 30 milioni di euro, più di 10 finiti sui conti proprio di Stl.

L’assemblea straordinaria dei soci, presente a Bergamo al completo, ha deliberato la messa in liquidazione di Stl, nominando alla carica di liquidatore Claudio Conti, il responsabile amministrativo della società nonché amministratore unico di Mountain Security che di Stl detiene la maggioranza al 58%.

Che questa decisione - anzi, firma, visto che l’orientamento ad andare verso la liquidazione era già stato espresso nel corso della precedente assemblea, mercoledì 12 marzo - fosse certa, lo si sarebbe potuto leggere già giovedì, sul sito del Comune di Valbondione, socio di Stl al 41,08%.

Ma per l’intera giornata è rimasto inaccessibile: pagina bianca, con l’inquietante messaggio «g0vernm3nt 0wned by Indonesian Defacer Newbie Hacked». Preso di mira dagli hacker? Alla fine l’assedio è caduto per mano della software house del Comune e, ieri mattina, all’albo pretorio online s’è potuto scoprire anche perché – per quanto – Stl di lì a poche ore avrebbe alzato bandiera bianca, nello studio legale sul viale Vittorio Emanuele. L’ha fatto schiacciata dai debiti, due milioni e 700 mila euro di debiti.

Leggi di più su L’Eco di Bergamo di sabato 22 marzo

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