Treni: la cronaca dell’assurdo
va in onda alla stazione di Bergamo

«Buongiorno, oggi (giovedì 27 marzo) mi è capitato di dover fare un esame medico e sono arrivato di corsa alle 10.20 in stazione. C’è il treno delle 10.22 in partenza per Porta Garibaldi e ho ben due minuti per prenderlo». È l’inizio di un’email di un pendolare.

«Buongiorno, oggi (giovedì 27 marzo) mi è capitato di dover fare un esame medico e sono arrivato di corsa alle 10.20 in stazione. C’è il treno delle 10.22 in partenza per Porta Garibaldi e ho ben due minuti per prenderlo. I monitor sono tutti in tilt, come al solito, e allora guardo freneticamente l’orario cartaceo che mi indica il binario 1. Mi precipito sul binario 1 dove non c’è nessun treno ma una famigliola e altre 3/4 persone in attesa del medesimo».

«In quel momento, l’altoparlante annuncia che il treno è in partenza dal binario 3. Da bravo cittadino fesso non attraverso i binari ma mi scapicollo per le scale per arrivare al binario 3. Arrivo sul binario e il treno è lì, ma le porte sono già chiuse... io e il treno ci guardiamo per 30 secondi (nel frattempo è arrivata anche la famigliola e le altre persone che aspettavano fiduciose il treno sul binario 1) e quindi il treno lemme lemme e in perfetto orario prende la strada per Milano».

«Beffa finale, a quel punto gli altoparlanti annunciano che ci sono importanti lavori infrastrutturali nella stazione e di prestare attenzione agli annunci sonori (ma va?) e di consultare i monitor (quali, visto che sono tutti in tilt, forse quello nascosto nella biglietteria che è l’unico funzionante?)».

«Ora, io sono un pendolare e sono ben consapevole dei lavori alla stazione, ma all’ufficio movimento di Bergamo e al capotreno questo è stato reso noto, magari con apposita grida manzoniana? Qualche attenzione in più per i viaggiatori qualche annuncio in più e un minimo di tolleranza nella partenza per quelli che fanno lo slalom nei lavori della stazione?».

«Io sono arrivato gli ultimi due minuti e quindi mi si potrebbe rispondere che pretendo troppo (a parte il fatto che se i monitor funzionavano il treno lo avrei preso in assoluta tranquillità), ma gli altri viaggiatori che attendevano serenamente il treno sul binario 1? Salgo sul treno successivo e una signora con megatrolley al seguito mi chiede, ma su questo treno ci sono carrozze di prima classe? Io le rispondo di no e lei fa ah mi ricordavo giusto, in biglietteria mi hanno chiesto se volevo un biglietto di prima.... Ma una mail, una comunicazione di servizio, al limite dei segnali di fumo alla biglietteria di Bergamo per ricordare che i vagoni di prima Trenord li ha aboliti da anni?».

«Colgo l’occasione per segnalare all’alta dirigenza di Trenord che le lezioni universitarie sono ricominciate da circa un mese e che i sei vagoni che ci sono stati concessi sul 7,16 per Milano non sono ancora sufficienti. Lancio quindi un appello: durante i corsi universitari non si potrebbero portare i vagoni a 7 (non sempre...almeno ogni tanto..) e ridurli a 5 nei mesi estivi o durante le vacanze scolastiche? Non mi sembra che ci voglia una laurea o un master ad Harvard per una pensata di questo tipo».

Spero che una decisione del genere non sia mai stata presa perché troppo deleteria per i fantasmagorici software di gestione dei treni di cui Trenord ha dato sfoggio a dicembre 2012... sulla pelle di noi viaggiatori....Grazie redazione se pubblicherete questa mia cronaca dell’assurdo che oggi mi è toccato in sorte». Cordiali saluti.

Roberto Di Bella

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