Ucraina, i russi colpiscono «base con mercenari stranieri». L’accusa di Kiev: attaccata scuola con dentro 400 persone

Guerra Il ministero della Difesa russo dichiara che è stato sferrato un attacco contro una base militare nella regione di Zhytomyr «dove si addestravano mercenari stranieri». E «oltre 100 membri delle forze speciali ucraine e mercenari stranieri sono stati uccisi». Le forze armate russe avrebbero poi colpito «62 obiettivi militari nemici» e, per il secondo giorno di seguito, avrebbero usato «missili ipersonici contro obiettivi militari». Autorità municipali di Mariupol, citate dalla Bbc, accusano i russi di aver colpito «una scuola con dentro 400 persone», anche se la Bbc precisa che l’accusa «non è stata verificata».

Nel frattempo si aggrava il bilancio dei bambini uccisi dalla guerra in Ucraina: in oltre tre settimane sono 115 mentre altri 140 sono rimasti feriti. Lo riporta l’Ukrainska Pravda citando l’ufficio del procuratore generale. Il maggior numero si registra nella regione di Kiev dove hanno perso la vita 58 bimbi.

La guerra non si ferma: Mariupol è stata colpita da armi pesanti sparate da quattro navi della Marina russa. Lo ha riferito il reggimento Azov sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian. «Il nemico continua a distruggere cinicamente la città ucraina, usando tutto l’arsenale disponibile. Dopo aerei, artiglieria, vari sistemi e carri armati, gli occupanti russi stanno distruggendo la città con armi pesanti di navi da guerra», sottolinea il reggimento Azov.

Lo spazio aereo

La chiusura dello spazio aereo russo ad alcune compagnie aeree internazionali, comprese molte europee, ha obbligato alcuni vettori a trovare strade alternative. Del resto per alcuni voli, come quelli che collegano l’Europa al Sud Est asiatico, evitare il cielo sopra la Russia è particolarmente problematico, trattandosi del paese più vasto al mondo e che si trova proprio in mezzo alla tratta.

Un esempio pratico è il volo Finnair da Helsinki a Tokyo: prima dell’invasione dell’Ucraina gli aerei della compagnia di bandiera finlandese poco dopo il decollo viravano nel vicino spazio aereo russo per poi sorvolare la Cina non lontano dalla frontiera settentrionale con la Mongolia, quindi proseguire per mille miglia prima di entrare nuovamente nello spazio aereo russo, a nord di Vladivostok. Poi attraverso il mar del Giappone prima di cominciare la discesa verso l’aeroporto di Narita: in tutto circa 5mila miglia di viaggio. Ma l’ultimo volo che ha percorso questa tratta risale al 26 febbraio. Il giorno dopo la Russia ha chiuso il suo spazio aereo alla Finlandia. E allora l’unica soluzione era volare sul Polo Nord.

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