Un palazzo 6 ore senza corrente
Colpa di un inquilino «moroso»

Un condominio è rimasto per sei ore senza energia elettrica. Vittime della disavventura la Residenza Belvedere di via Tadino 2, in zona Grumello del Piano. Sorgenia: «Fatture risalenti a marzo. Una volta saldato il debito abbiamo riattivato tutto in poche ore».

Un condominio è rimasto per sei ore senza energia elettrica. Vittime della disavventura gli affittuari e i proprietari degli appartamenti e dei negozi nel complesso condominiale Residenza Belvedere di via Tadino 2, in zona Grumello del Piano.

È successo giovedì quando dalle 9 alle 15 è stata sospesa a tutto il condominio l’erogazione di corrente per una questione di morosità in realtà poi rientrata. Ma quelle sei ore senza luce hanno creato problemi soprattutto a chi nello stabile ha la sede della propria attività.

Uno di loro ha immediatamente contattato il fornitore (Sorgenia) il quale ha risposto in un primo momento di aver avviato, tramite il distributore locale (Enel distribuzione), una richiesta di disalimentazione per morosità a causa del fatto che al sistema non risultava pagata una fattura.

Il titolare davrebbe però conconcordato con il fornitore Sorgenia un piano di rientro. Per cui non sarebbe dovuta avvenire, secondo i condomini dello stabile di via Tadino, nessuna disalimentazione.

Sorgenia ha però verificato «che l’ordine di sospensione era stato emesso per il mancato pagamento da parte del cliente di fatture risalenti a marzo, nonostante i solleciti giovedì mattina i tecnici della società di distribuzione hanno quindi effettuato il distacco. Il cliente ha chiamato il nostro call center in mattinata e provveduto a saldare il debito. Sorgenia ha attivato immediatamente l’iter di ripristino della fornitura che è stata riattivata in poche ore, nella stessa giornata. Nel dispiacerci per i disagi subiti, quanto accaduto è da addebitarsi esclusivamente al mancato pagamento della fornitura ed è stato gestito con evidente efficienza e con tempistiche largamente inferiori rispetto a quanto indicato dalla normativa, per ridurre al minimo le conseguenze provocate dal distacco».

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