Vetrine abbassate in centro
Ancora pienone nei megastore

Saracinesche abbassate nel salotto dello shopping cittadino. Per il 25 aprile molte sono state le attività che hanno deciso di non accendere le insegne. Diverso invece nei centri commerciali, tutti operativi come i negozi al loro interno.

Saracinesche abbassate nel salotto dello shopping cittadino. Per il 25 aprile molte sono state le attività che hanno deciso di non accendere le insegne. Diverso invece nei centri commerciali, tutti operativi come i negozi al loro interno.

A dimostrazione di quanto sostenuto da Oscar Fusini, vicedirettore di Ascom Bergamo che dichiara l’impossibilità degli esercizi del centro cittadino ad aprire le porte anche nei festivi: «Ci sono difficoltà di ordine economico e altissimi costi di gestione» dice proponendo come soluzione una «politica armonica di tempi coordinati e di eventi finalizzati allo scopo di favorire lo shopping in grado di indirizzare verso l’apertura sistematica nei giorni di festa».

Non è possibile conteggiare quanti abbiano recepito l’appello dei sindacati, lanciato prima del ponte pasquale: Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, infatti, avevano invitato i lavoratori «ad astenersi dal prestare la propria attività» in vista del Lunedì dell’Angelo, del 25 aprile e del 1° Maggio affermando la propria contrarietà «al sistema deregolamentato e spinto all’estremo delle aperture commerciali derivanti dal decreto Liberalizzazioni».

Nella giornata della Liberazione nazionale, dunque, tutto è stato come un normale fine settimana nei centri commerciali: a Orio Center (che contava di raggiungere oltre 40 mila presenze) gli store hanno lavorato regolarmente accogliendo i tanti che passeggiavano in galleria. Viste le temperature estive, molti altri hanno preferito un giro in centro città dove decine di saracinesche erano abbassate, in particolare nelle vie principali dello shopping, da via XX Settembre a via Sant’Alessandro, da via Sant’Orsola a via Borfuro, fino ad arrivare a Viale Papa Giovanni.

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